CAIAZZO. Scade martedì 16 dicembre il termine per pagare la seconda rata dell’Ici, acronimo di Imposta Comunale sugli Immobili, …
… ancora dovuta per i possessori di due o più abitazioni o fondi soggetti al balzello nonostante l’agevolazione predisposta dal governo Berlusconi con la soppressione per quanto riguarda la prima casa. Alcuni elettori però fanno notare che, contrariamente agli anni passati, stavolta nessuno si è preoccupato di informare i contribuenti della scadenza, anticipata al 16 dicembre (prima era a fine mese) per non incorrere nelle sanzioni previste dal legislatore ed applicate in modo ritenuto eccessivo, come si evince da una circostanziata nota dell’associazione Città Nuova. È effettivamente ricorrente, fra i lettori, il malcontento per la stangata ricevuta recentemente da molti contribuenti che si sono visti notificare un accertamento da parte del Comune, ma spedito da una società privata, con intimazione a pagare somme talvolta maggiorate oltre il 30% a causa di interessi e spese che non si è capito a chi finiranno ovvero per chi vengono reclamate: per il Comune ovvero per la ditta concessionaria? In tutti i casi qualcuno paventa che si rasentino i tassi usurari e comunque si sarebbero aspettati una richiesta bonaria dal Comune, nella convinzione che fosse la legge ad imporla, prima di avviare provvedimenti coattivi, peraltro, come lamentano altri lettori, addirittura per due anni.
