Selciato precario: nuova “vittima”

di Redazione

ambulanzaCAIAZZO. Anziana inciampa in una buca e finisce all’ospedale con l’arto fratturato: ne avrà per alcuni mesi.

Torna alla ribalta per un evento negativo il quartiere Portanzia, dove l’altro giorno prima è stata sospesa l’erogazione idrica e poi sono stati affissi dei piccoli avvisi, poche ore prima un cane è morto fra dolori lancinanti grazie a mamma burocrazia e in precedenza un cittadino era stato costretto a citare in giudizio il Comune per i danni provocati da una buca nel manto asfaltato. Storia rivissuta in qualche modo l’ultimo dell’anno da un’anziana, originaria di Caiazzo ma residente in Toscana, tornata per trascorrere le feste insieme ai familiari e rovinata al suolo dopo essere inciampata nella pavimentazione sconnessa mentre percorreva il viale che mena verso l’ex mercato coperto. Strada lungo la quale i pedoni sono costretti ad abbandonare il marciapiedi dissestato a causa dell’ottusità di chi negli anni ha disposto la messa a dimora di alberi inadatti e consentito di piazzare panchine e cabine telefoniche nel poco spazio lasciato libero dagli enormi fusti, non dissestato dalla crescita smisurata delle radici e quindi fruibile per i pedoni. Dove, però, nessuno si sarà preoccupato di far sistemare la pavimentazione sconnessa, a quanto riferito nonostante le svariate segnalazioni ad amministratori e vigili, sicché proprio l’ultimo dell’anno l’ultrasettantenne ha subito un brutto infortunio che la ha costretta al ricovero e quindi a trascorrere il capodanno in corsia. Nonostante tutto l’impegno, la competenza e la disponibilità del personale medico e paramedico, infatti, l’anziana non ha potuto lasciare il nosocomio di Piedimonte Matese, dove era stata trasferita dall’ambulanza del servizio di emergenza sanitaria prontamente allertato dai alcuni residenti. Ed ora i problemi sarebbero del Comune atteso che i familiari della donna sarebbero intenzionati a denunciare i “responsabili” comunali della sicurezza, per i quali, pertanto, si profilerebbe un altro processo. E come sempre… Pantalone paga!

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