CAIAZZO. È perfettamente riuscito, nonostante la defezione di vari sindaci, il Consiglio distituto aperto dellIsiss, fortemente voluto dal suo presidente, professor Luigi Ponsillo, …
… anche se qualcun altro pare abbia tentato di prendersene i meriti, probabilmente senza considerare che tutti gli addetti ai lavori sapevano già il fatto loro. Uniniziativa destinata a ripetersi, come saggiamente anticipa il suo ideatore a scanso di ulteriori malintesi, proprio grazie alla sua riuscita, comprovata dalla convergenza di intenti dei partecipanti in particolare sulla necessità di realizzare un nuovo edificio o meglio porre le basi per realizzare entro due anni una cittadella scolastica, ad evitare la perdita di autonomia assicurata appunto per un biennio e predisporre un servizio di trasporto scolastico, non intercomunale o affidato ai privati ma gestito direttamente dallistituto, con la prospettiva che nei vari comuni interessati si registri un rilevante incremento di iscrizioni. Prospettiva fortemente auspicata non solo dal dirigente scolastico Domenico Bergamin, ormai prossimo al meritato collocamento a riposo, ma anche dai docenti, politici e cittadini intervenuti, con in testa il citato professore Ponsillo, il sindaco Stefano Giaquinto, i consiglieri comunali di minoranza Ciro Ferrucci e Amedeo Insero, il portavoce dellassociazione Città Viva Antonio Marotta, il delegato sindacale di Castel Campagnano, professor Pietro Sivo, e il suo omologo di Castel Morrone, professore Domenico De Matteo. Assenti invece, per le cause più disparate, o peggio senza motivo, gli altri amministratori invitati e perfino i sindaci di Alvignano e Piana di Monte Verna che, per motivi geografici, maggiormente dovrebbero tenere a cuore liniziativa, ma, secondo le immancabili male lingue, si illudono di poter ottenere il trasferimento della scuola nei propri comuni in caso di un suo eventuale e per noi inopinato tracollo. Nei prossimi giorni lIstituto renderà disponibile il verbale del suo primo Consiglio aperto, che contiamo di divulgare integralmente al fine di supportare con la massima informazione la lodevole iniziativa, volta alla trasparenza, che bene farebbero ad emulare tutti gli altri amministratori pubblici, in particolare degli enti locali che preferiscono definire tutto in camera caritatis.