Almaviva propone pubblico dibattito su politica urbanistica

di Redazione

CaiazzoCAIAZZO. Quello che ha sempre animato il dibattito politico-culturale sulle tematiche urbanistiche è stato, per la maggiore, una crescita urbana incernierata su aspetti dell’iniquità tra i cittadini.

Queste tematiche, dopo oltre un secolo, nel nostro paese, hanno portato a definire nuovi campi d’azione e d’indagine per considerare nuove ipotesi attuative come la perequazione e la negoziazione urbanistica, gli ambiti territoriali di trasformazione urbanistica, i comparti eccetera. Attraverso queste nuove interpretazioni, oggi, ogni Comune è chiamato ad attuare adeguate politiche sociali legate al fabbisogno abitativo e dei servizi con assoluta centralità e priorità nei processi decisionali di pianificazione territoriale.

Il Comune assume, in tal modo, il ruolo di controllo sociale nei processi edificatori, degli interventi di edilizia sociale e pubblica, della qualità edilizia e urbana, di controllo pubblico e consolidamento del mercato immobiliare.

Per quanto riguarda la Regione Campania è significativo l’applicazione del comma 2 dell’articolo 34 della legge regionale n.°16/2004 nella parte in cui è previsto che “nel caso di attuazione di un comparto da parte di un soggetto privato devono essere preventivamente ceduti, a titolo gratuito, al comune o ad altri soggetti pubblici, gli immobili necessari per la realizzazione nel comparto di infrastrutture, attrezzature, aree verdi, edilizia residenziale pubblica ed altre opere pubbliche o di interesse pubblico così come localizzato dal comune attraverso il Puc, il Pua e gli atti di programmazione degli interventi”.

Dalla lettura del su indicato comma si deduce che la cessione gratuita, nell’ambito del comparto, è estesa anche agli immobili da cedere e finalizzati a realizzare edilizia residenziale pubblica. In sostanza, si tratta di individuare, in sede di norme di attuazione del Puc, gli immobili e le percentuali di superfici che devono essere cedute. Il criterio ” equitativo” introdotto attraverso l’ analisi dello studio colloca l’Ente Comune in un nuovo importante ruolo di riequilibrio delle posizioni di privilegio nell’ ambito dei rapporti di proprietà fondiarie inserite nei comparti attraverso le attività negoziali e di trasparenza pubblica e l’applicazione degli artt. 33 e 34 della L. R. n. 16 / 04.

Tali scelte equitative sono propedeutiche all’affermazione di opportune manifestazioni solidali ( edilizia sociale, pubblica ecc.) che le attuali condizioni economiche richiedono per consentire alle fasce sociali deboli di accedere alla prima casa.

Quale conclusione, a questa breve riflessione meritevole di ulteriori riflessioni ed approfondimenti, mi auguro, attraverso l’associazione “Citta Viva”, di promuovere, entro breve, un pubblico dibattito intorno a questi temi con particolare riferimento alle questioni urbanistiche locali non escludendo, tra l’altro, il vivo coinvolgimento e la partecipazione sia dell’attuale assessore all’urbanistica presso il comune di Caiazzo, sia dell’Amministrazione Comunale, sia delle associazioni culturali presenti nel nostro territorio e infine di tutti i professionisti caiatini operanti nell’ambito edilizio.

Arch. Antonio Almaviva

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