Slow Food Volturno, appuntamento con la Pizza

di Redazione

 CAIAZZO. La pizza tonda e quella al taglio, la pizza alla pala e il calzone al forno. E ancora, la pizza genovese, quella romana e, fra tutte, la pizza napoletana.

Tanti modi di cuocere e mangiare l’impasto di farina, acqua, lievito e sale che tanto successo riscuote in tutto il mondo. Ma cosa distingue una buona pizza napoletana dalle altre? La risposta al Laboratorio del Gusto®sulla Pizza che Slow Food Volturno terràmercoledì 14 aprile, alle ore 18.30, presso l’Antica Pizzeria Pepe di Caiazzo in piazza Porta Vetere.A condurre il Laboratorio saràGaetano Pascale, presidente di Slow Food Campania, che accompagnerài partecipanti anche nella degustazione di focaccia, pizza marinara, pizza margherita con fior di latte e pizza margherita con mozzarella di bufala, in collaborazione con il maestro pizzajuolo Franco Pepe. Spogliatevi delle vostre conoscenze o del sentito dire quando frequenterete il Laboratorio: qui, grazie a un approccio diretto con il prodotto e con il produttore, imparerete a valutare la qualità della pizza, ad apprenderne le tecniche di lavorazione, a memorizzarne le caratteristiche e ad apprezzarne, infine, l’eccellenza.

Cos’è un Laboratorio del Gusto? La sfera sensoriale dell’uomo contemporaneo si ènotevolmente impoverita. Il tatto, il gusto, l’odorato hanno subìto una profonda regressione. Il tempo sempre più scarso e la velocità delle nostre vite ci stanno privando degli strumenti che possono consentirci una conoscenza più profonda, variegata e autentica del mondo che ci sta intorno. Per questo, addestrare nuovamente i sensi, riacutizzare la percezione, sono aspetti fondanti della filosofia Slow Food, che propone un‘educazione alimentare e del gusto innovativa e originale, basata sul risveglio e l’allenamento dei sensi, sull’apprendimento di tecniche produttive del cibo e sulla degustazione come esperienza formativa.

Tra le varie proposte educative e di consumo consapevole, figurano proprio i “Laboratori del Gusto”. Si tratta di una formula a marchio registrato, inaugurata al Vinitaly di Verona nel 1994 e diventata l’elemento caratterizzante delle manifestazioni targate SlowFood, grandi e piccole. Il suo successo dimostra che essi raccolgono esigenze profonde del consumatore contemporaneo: il desiderio dell’approccio diretto, dell’assaggio in degustazione guidata, quindi il recupero della sensorialità; l’avvicinamento al cibo come divertimento e atto gratificante piuttosto che come necessità o costrizione nutrizionale; l’appagamento della curiosità nei confronti di cibi a volte rari e preziosi, unito alla gratificazione intellettuale di conoscerne la storia e le particolarità.

In un contesto ambientale piacevole, attraverso un servizio attento e professionale si stimola nei partecipanti l’atteggiamento curioso e l’attenzione verso i prodotti. Nel corso di un’ora circa gli esperti che conducono il Laboratorio comunicano elementi di tecnica di degustazione, presentano i prodotti dal punto di vista merceologico e produttivo, spesso avvalendosi della testimonianza del produttore e di un tecnico del settore.

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