CASTEL MORRONE. Lo scrittore, regista e attore David Riondino è stato il protagonista, assieme al fisarmonicista jazz Antonello Salis, dellevento di Castel Morrone, che oggi pomeriggio ha visto la firma del Patto di amicizia tra questo splendido borgo e la città di Capua.
Riondino ha letto tre ottavine dedicate a Castel Morrone e Capua, che hanno divertito il numeroso pubblico presente nella chiesa Ave Gratia Plena di Castel Morrone. Oggi, dunque, è stato sancito il primo gemellaggio tra i comuni che hanno aderito alla manifestazione Ri (Nascite) La Provincia che Unisce (Contrasti). Il sindaco del Borgo adottato, Pietro Riello, e il sindaco di Capua, Carmine Antropoli, hanno siglato il Patto di amicizia, alla presenza del presidente della Provincia di Caserta, Domenico Zinzi, e degli artisti David Riondino, scrittore, attore e regista, e Antonello Salis, fisarmonicista jazz di fama internazionale. Il primo a prendere la parola è stato il sindaco di Capua, il quale ha spiegato che per la mia città è un onore aver adottato uno dei Borghi più belli della Campania e dItalia quale Castel Morrone. Ringrazio ha proseguito Antropoli il presidente Zinzi e il sindaco Riello. Il progetto è molto interessante e dà la possibilità a luoghi diversi di incontrarsi.
Capua ha aggiunto il sindaco di Castel Morrone, Pietro Riello è una città eccezionale, con un patrimonio storico e artistico unico. Il progetto Ri (Nascite) consente ai borghi di valorizzare le loro bellezze e le loro risorse, confrontandosi con le realtà più grandi di questa provincia.
Lobiettivo ha spiegato il presidente della Provincia, Domenico Zinzi è quello di rendere sempre più unita la provincia di Caserta. Iniziare questa manifestazione da Castel Morrone, uno dei borghi più caratteristici del nostro territorio, ha un significato molto particolare. Mai gemellaggio fu più appropriato: Capua e Castel Morrone sono accomunate dal fiume Volturno e dagli accadimenti della storia del Risorgimento italiano. Ho letto oggi ha proseguito Zinzi – di una provocazione dello scrittore Paolo Rumiz, che invita a cambiare i nomi delle province, svincolandoli da quelli dei capoluoghi. Dico a Rumiz che raccogliamo il suo invito e che già siamo la provincia di Terra di Lavoro.