Castel Morrone, Unione Civica: “No a cementificazione”

di Redazione

Unione CivicaCASTEL MORRONE. L’Unione Civica, il movimento politico di ispirazione popolare che alle prossime elezioni comunali sarà antagonista dell’amministrazione uscente, esprime la sua preoccupazione per il futuro di Castel Morrone.

“Al centro delle riflessioni è l’intenzione, più volte annunciata e perseguita nei fatti con atti amministrativi concreti da parte dell’amministrazione Riello, di dare il via ad un processo di intensa cementificazione del paese”, afferma l’avvocato Andrea di Lorenzo, candidato sindaco per l’Unione, che esprime al riguardo il punto di vista del movimento: “Un punto di interesse cruciale della imminente campagna elettorale sarà il contrasto dell’idea malsana di questa Amministrazione secondo la quale per sviluppare il paese occorre aumentare vertiginosamente il numero dei residenti. Sono state fatte anche delle cifre. Si è parlato di portare in tempi brevi i residenti dagli attuali quattromila a cinque-seimila. Ovviamente, per ospitare tutta questa gente occorre trovargli degli alloggi. Ed ecco che con solerzia ed efficienza stupefacenti, degne di cause migliori, subito scattano delle sinergie con un noto costruttore di Caserta che vince un bando di gara, pubblicato in fretta e furia nel mese di agosto ed a cui partecipa peraltro solo lui. L’impegno, per fortuna temporaneamente disatteso per motivi di ordine burocratico e normativo, era di realizzare la bellezza di centoventi nuovi appartamenti destinati, così si diceva, alle ‘giovani coppie’. In realtà il progetto di ampliamento della popolazione residente nasconde un malcelato proposito di cementificazione del territorio. Un progetto che se attuato produrrà effetti devastanti per la nostra comunità. Nelle intenzioni di chi ci ha amministrato finora, il nostro paese è destinato ad essere parte della conurbazione casertana, con poche sontuose situazioni residenziali per i pochi che se lo potranno permettere e con interi quartieri dormitorio per il resto della popolazione di cui è prevista l’importazione. Noi dell’Unione diciamo no alla devastazione del nostro paese, alla dispersione della sua identità e all’oscuramento del suo futuro”.

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