CASTEL MORRONE. Circa sei mesi fa lamministrazione annunciava un contributo regionale di 90mila euro da impiegare per ristrutturare il Santuario di Monte Castello.
Ad oggi affermano dal gruppo di opposizione Unione Civica di quella cifra si è persa ogni traccia e se si guarda al nostro Santuario, che si va progressivamente sgretolando, si capisce bene che quella promessa era solo uno spot elettorale che, alla luce dei fatti, costituisce una vera e propria offesa alla sensibilità dei morronesi. Ricordiamo che il Santuario di Monte Castello, pur essendo eminentemente un luogo di culto, è proprietà dei morronesi e quindi è ad essi, attraverso lAmministrazione Comunale, che ne è affidata la custodia e la cura. E veramente superfluo e, in qualche modo, mortificante, dover continuare a ricordare agli amministratori limportanza di quel luogo ed il suo valore simbolico per la definizione della stessa identità della comunità morronese. E altresì superfluo ricordare come il sito di Monte Castello sia potenzialmente una risorsa produttiva e una sua riqualificazione possa diventare uno strumento di sviluppo economico per il nostro paese.
Eppure, nonostante queste premesse, continuano dallopposizione assistiamo ad unincomprensibile sottovalutazione del problema da parte di chi se ne dovrebbe fare carico, vale a dire lAmministrazione Comunale. Vi è una totale assenza di manutenzione e di conseguenza non si effettuano nemmeno gli interventi per risolvere lemergenza delle infiltrazioni dacqua attraverso crepe e lesioni. Siamo ormai in piena cattiva stagione, e questo fenomeno potrebbe comportare dei danni irreversibili alle strutture.
Al di là delle fumisterie rifilate alla stampa e di tante promesse mai mantenute, – aggiungono i consiglieri dell’Uc – quelle di Pietro Riello passeranno alla storia del paese come le uniche Amministrazioni che non sono state capaci di ottenere un solo contributo straordinario, di qualsivoglia provenienza. Ci si è limitati solo a sopprimere dei servizi essenziali per i cittadini e ad alienare, anche mediante svendite sottocosto, il patrimonio pubblico, allo scopo di pareggiare gli sperperi delle risorse ordinarie, quelle risorse, cioè, che ogni Comune si ritrova nelle proprie casse senza muovere un sol dito o impegnare una sola idea.
LUnione Civica denuncia ai cittadini lindifferenza di questa amministrazione verso un paese sempre più degradato nellaspetto e verso una popolazione sempre più abbandonata a se stessa in tempi che già di per loro sono oggettivamente difficili.