Castel Morrone. La vicenda Tarsu è ancora aperta. Lamministrazione comunale capeggiata da Pietro Riello, con avvisi a raffica, ha addebitato e incassato dai contribuenti nel 2013 ingenti somme di denaro non dovute, per un servizio di raccolta rifiuti non sempre impeccabile.
Una vicenda che ha sollevato un diffuso malcontento nel paese verso il sindaco, non solo per la spedizione di accertamenti sbagliati ma soprattutto perché si ha la netta sensazione che il prelievo fiscale sia andato ben oltre il dovuto. Il gruppo dirigente del locale circolo Pd, insieme al consigliere comunale Aniello Riello, ha deciso di vederci chiaro e nei giorni ha tenuto un incontro con un gruppo di cittadini e il rappresentante della Federconsumatori Antonio Riello.
Allo stesso tempo il segretario del circolo Pd, Raffaele Altieri, ha chiesto un incontro con lassessore comunale alle Finanze, Cristoforo Villano, al fine distituire un tavolo tecnico per limmediata restituzione delle somme indebitamente introitate.
Il nostro partito, ha affermato Raffaele Altieri con il supporto della Federconsumatori, ha ricalcolato la Tarsu dovuta e dal riconteggio emergerebbero novità interessanti per i tartassati cittadini. I contribuenti che hanno regolarmente pagato già le tre rate possono chiedere al Comune il rimborso delle somma pagata in eccesso. Chi non ha pagato ancora la terza rata deve richiedere la rideterminazione delleffettiva tassa dovuta. Dai nostri calcoli scaturisce un credito per i contribuenti pari a circa il quindici per cento della somma totale pagata con le prime tre rate e del trenta per cento della somma totale pagata nel caso sia stata versata anche la quarta rata.
Il Pd e la Federconsumatori si offrono, quindi, come terminali per il recepimento delle richieste di rimborso e per il riconteggio delle somme realmente dovute. Per il ricalcolo della Tarsu, ogni contribuente munito dellavviso di pagamento Tarsu 2013 e delle copie delle ricevute di pagamento potrà recarsi presso lo sportello della Federconsumatori ubicato al civico 18 di via Largisi, aperto il mercoledì e il venerdì dalle 17 alle 19.
Si è arrivati a tanto conclude Altieri per i ritardi e la mancata comprensione della gravità dei fatti da parte dellamministrazione comunale, che in un primo momento ha parlato di un reinvio degli avvisi di pagamento con rettifica non comprendendo che i morronesi avevano già pagato più del dovuto. Ed ora mena il can per laia per sollevare un polverone buono solo a nascondere il vero scandalo, delle bollette gonfiate, generato dal sindaco Pietro Riello.