MONDRAGONE. Nell’ambito delle indagini condotte dalla Tenenza della Guardia di Finanza di Mondragone su delega della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, sabato scorso si è costituito ai finanzieri l’imprenditore del gas
Il Diana, già colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere, si era reso irreperibile in occasione dell’esecuzione di provvedimenti cautelari eseguiti nei confronti degli altri soggetti, tutti accusati di truffa ai danni dello Stato e di estorsione in danno della società ECO4, per favorire personaggi appartenenti ad organizzazioni mafiose. L’arrestato è stato condotto presso il carcere di S. Maria Capua Vetere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. In particolare, nei riguardi del Diana, nel cui confronti già qualche settimana addietro è stato effettuato il sequestro del patrimonio (2 stabilimenti di gas per uso domestico, 11 punti vendita, 6 terreni e 4 fabbricati, dislocati nel casertano, nell’avellinese, nel basso Lazio e nel frusinate, nonché i conti correnti accesi presso 6 diversi istituti di credito), pende l’accusa di avere (in qualità di contitolare unitamente a Gennaro Sorrentino di alcune imprese di commercializzazione del gas, Nuova Diana Gas, Domitia Gas e Domitiana Gas, ubicate nel Comune di Mondragone e zone limitrofe), a seguito di minacce consistenti nell’intimare a ditte concorrenti di abbandonare ogni iniziativa imprenditoriale nell’ambito di una asserita competenza territoriale, posto in essere atti di concorrenza sleale, finalizzati ad instaurare un regime monopolistico nello specifico settore commerciale. Fatti, questi, commessi avvalendosi della forza intimidatrice del clan La Torre ed al fine di agevolare l’attività del sodalizio criminale. Nel frattempo le Fiamme Gialle hanno anche nuovamente tratto in arresto
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