CASAL DI PRINCIPE (Caserta). Da una prima analisi del risultato elettorale salta evidente agli occhi il crollo verticale di consensi nell’area della cosiddetta sinistra storica.
Insieme a questo dato disarmante colpisce l’avanzamento dell’intero blocco sociale moderato (Centro – centroDestra) che, pur configgendo aspramente al suo interno, insieme raccoglie l’84% contro il 16% dell’area politica definibile progressista che vi si oppone. Considerato che fino alla scorsa tornata elettorale il rapporto di forza tra i due blocchi era nell’ordine storico di caratterizza la differenziazione politica è tutto pressoché identico. Insomma, nulla di nuovo all’orizzonte. Il dramma (o la commedia, dipende dai punti d’osservazione) non cambia, al massimo c’è qualche attore nuovo, educato però alla vecchia scuola del trasformismo e dell’appiattimento istituzionale, di borbonica memoria, al volere dei veri padroni di questa Città. Il risultato elettorale di Alba Nuova di per sé, ed alla luce dell’insieme, può essere considerato apprezzabile. La lista si posiziona immediatamente dopo i mostri sacri e comunque prima di tanti altri partiti dai nomi storicamente nobili ed altisonanti e l’avvocato Alessandro Diana incassa un ottimo successo personale. Ma va pure aggiunto che alle elezioni era presente