VILLA LITERNO (Caserta). Ci sono voluti sette anni di duro, appassionato, intenso lavoro (un pò lo stesso periodo di tempo in cui Leopardi racconta di essersi impegnato in uno studio “matto e disperatissimo”), ma alla fine ha visto la luce il libro sulla storia di Villa Literno scritto dalla professoressa Mariateresa Laudando.
Un lavoro immane, la cui pesantezza è simboleggiata dalla stessa mole del volume, imponente, ma con un titolo intrigante, che richiama più al genere giallo che a quello storico: “Il mistero di Vico nella storia di Villa Literno”. Sarà presentato sabato sera, nella Sala Splendore di piazza Marconi. Nelle sue ricerche, l’autrice ha percorso una strada impervia, non fermandosi alla storia ufficiale fin qui raccontata ma addentrandosi nei meandri più nascosti, provando a portare la luce lì dove c’era il buio. Non è un mistero che la storia di Villa Literno sia abbastanza frammentaria. I più si fermano ai primi decenni del secolo scorso, limitandosi a dire che quella che prima si chiamava “Vico di Pantano” è stata bonificata da Mussolini e si è poi trasformata in Villa Literno, da “Liternum”, la zona vicino Lago Patria dove morì Scipione l’Africano. Sì, ma prima che c’era? A quando risale il Castello? Chi lo abitava? Che funzioni aveva? E poi, che ruolo aveva il territorio in epoca romana? È sempre stato una palude? A queste ed altre domande ha cercato una risposta Laudando: l’abbiamo incontrata ad una settimana di quello che sembra essere il momento più importante della sua vita, dopo 7 anni di sacrifici: “Quante giornate passate in biblioteca, quante visite a musei sperduti che raccolgono reperti provenienti da queste terre, quante ore di anticamera, regalando mozzarelle a qualche amico, per essere ricevuta da personalità che potevano aiutarmi, dirigendo il mio lavoro o facendomi avere materiale da consultare”. La Laudando è un fiume in piena e quando parla del suo lavoro ti travolge con la propria irruenza, figlia della passione per le proprie ricerche. Una passione che già 5 anni fa era sbocciata nel libro “Motivi storici ed estetici del territorio di Villa Literno”, presentato anch’esso nella Sala Splendore nientemeno che dall’ex presidente della Provincia Riccardo Ventre. Proprio da quel primo lavoro ha preso le mosse questo nuovo volume, arricchito da una mole immensa di dati, riferimenti, aneddoti, fotografie: materiale recuperato con un lavoro certosino che da oggi in avanti sarà a disposizione della comunità. Il libro è stato infatti donato dall’autrice al Comune di Villa Literno che ne metterà a disposizione una copia per ogni famiglia liternese: “Il mio sogno, lo dico da insegnante, è che possa essere un punto di riferimento per gli alunni delle nostre scuole”. Scoprendo la propria storia, si potrà così essere più consapevoli del proprio presente e affacciarsi con coraggio al futuro.