VILLA LITERNO (Caserta). Quattro furti in appena 15 giorni al Cimitero Comunale di Villa Literno. È allarme fra la popolazione liternese, che non tollera più questa situazione di emergenza, sia per gli effettivi danni economici sia per lo scempio operato verso un luogo simbolo del territorio, legato alla memoria dei propri congiunti.
All’ufficio tecnico manutentivo del Comune di Villa Literno sono arrivate 4 segnalazioni ad opera del custode comunale, nei giorni 13, 19, 23 e 27 di questo mese, con allegata la relativa denuncia. Le comunicazioni sono state prontamente notificate alla Polizia Municipale e alla Stazione dei Carabinieri, oltre che al Sindaco Enrico Fabozzi. Ed è proprio il primo cittadino liternese che ora lancia l’allarme, chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine: “La vicenda tocca la sensibilità di ogni cittadino perché il cimitero è un luogo simbolo, cui ognuno di noi è emotivamente legato; non possiamo più tollerare che ne venga fatto scempio”. Le parole del Sindaco di Villa Literno interpretano evidentemente lo stato di angoscia di tutti i cittadini. I furti riguardano in particolare materiale elettrico, fioriere, lumi e attrezzi. Nulla che abbia un valore economico particolarmente elevato, insomma, ma sentimentalmente inestimabile. Inoltre, per mettere in atto tali azioni criminose, gli autori spesso sono stati costretti a sfregiare le tombe e forzare i cancelli d’ingresso ad alcuni locali adibiti a deposito. Rotti numerosi abatini di ardesia e lampade votive. Addirittura in uno dei blitz notturni una lapide è stata sporcata con un liquido nero, forse caffè, essendo stata rinvenuta anche una bottiglia in vetro andata in frantumi. Complessivamente sono stati trafugati oltre cinquemila metri di cavi elettrici. La richiesta dell’amministrazione è chiara e precisa: “Alle Forze dell’Ordine chiediamo di indagare per risalire quanto prima agli autori di simili atti, assicurandoli alla giustizia, nonché maggiore controllo per evitare che si verifichino altri episodi analoghi”, ha dichiarato il sindaco Fabozzi.