CASTEL VOLTURNO (Caserta). Erano nell’aria da qualche giorno le dimissioni di Vincenzo Gatta, assessore comunale alla pubblica istruzione, allo sport, al turismo.
Il braccio di ferro con il sindaco, Francesco Nuzzo, si è protratto per alcuni giorni e riguardava il programma estate a Castelvolturno. Troppo oneroso per Nuzzo, rispondente alle esigenze del territorio per Gatta. Alla fine l’assessore della Margherita rassegna il mandato. Si apre, così, una fase interlocutoria, mentre nella stessa Margherita si susseguono incontri. Sullo sfondo una domanda cruciale: come valuteranno lo «strappo» i quattro consiglieri della Margherita, rappresentata in giunta da due assessori? «Per quello che mi concerne – spiega Gatta – sento di ringraziare il sindaco che mi ha dato la possibilità di essere stato amministratore della nostra città e suo collaboratore. In questi ultimi giorni sono venute meno le condizioni politico-amministrative della mia partecipazione alla giunta». Di più Gatta non dice. E si affida al presidente della Margherita, Mario Cassandra: «Esprimo sostegno – dice – all’azione svolta da Gatta. Condividiamo le sue dimissioni così come condividiamo la necessità di ridurre le spese non necessarie. Una linea che doveva essere comunicata per tempo e non all’atto dell’approvazione di un programma che aveva visto impegnato l’assessore per un mese e mezzo. Attendiamo un piano di risanamento finanziario in mancanza del quale molti assessorati, come quello alla cultura e allo spettacolo, non avrebbero senso». Affidato a un comunicato affisso per le vie cittadine, che ha destato vivo interesse rompendo la monotonia estiva, il pensiero di Francesco Nuzzo: «Mi assumo – dice il sindaco – la responsabilità esclusiva di ridurre le spese per i festeggiamenti organizzati per l’estate in quanto bisogna prima onorare i debiti del Comune nei confronti dei creditori per prestazioni e servizi: tra questi hanno importanza assoluta gli enti che assistono i bambini disagiati o orfani. Bisogna pagare le rette dovute. Questa scelta, sicuramente impopolare, costituisce un atto di coraggio e di senso civico, poiché ogni amministratore ha il dovere di rispettare i soldi dei cittadini. Castelvolturno deve riscattarsi anche attraverso un sano bilancio patrimoniale che costituisce una garanzia e un onere per l’intera collettività». Un messaggio che, per il sindaco, la gente coglierà nella sua interezza. «Noi stessi – evidenzia Cassandra – in ogni caso apprezziamo la posizione del sindaco e pensiamo che di feste non ne vadano fatte. Verrebbe da chiedersi: da dove tanto rumore? L’attenzione ora si sposta sulla fase dialettica che potrebbe aprirsi non solo nella maggioranza – conclude il presidente della Margherita – ma anche nei partiti della coalizione». L’attuale amministrazione, che nasce dalle elezioni di aprile 2005, governa con una maggioranza composta da 4 consiglieri della Margherita, 1 dei Ds, 2 del gruppo De Franciscis, 2 dell’Italia dei valori, 1 indipendente, 1 di «Progetto per Castelvolturno», e 1 di «Castelvolturno domani». Gatta è stato nominato assessore nella primavera dello scorso anno e con Bonanno rappresenta la Margherita nell’esecutivo guidato da Nuzzo, composto dagli assessori Marcello, Russo, Raimondo, Morlando, Traettino e Bonanno. Negli ultimi mesi l’amministrazione ha superato positivamente il vaglio della commissione d’accesso e ha ottenuto anche l’assegnazione del titolo di «città» conferito dal Presidente della Repubblica Napolitano.
da Il Mattino, 09.08.07 (di Giammichele Abbate)