CAPUA. Il riordino del Servizio di Emergenza Territoriale, fortemente voluto dalla Regione Campania, secondo i dettami della Delibera 1570 del 2004, poi superata in parte dalle norme proprie della riorganizzazione del Servizio, per l’ASL Ce2 è cosa fatta. Dalle ore 8 di stamani via al nuovo assetto territoriale dei PSAUT e Saut, cioè le postazioni di primo soccorso potenziato (avanzato) e quelle delle ambulanze del 118, è in vita.
Potremmo dire non senza qualche difficoltà , visto che a Capua l’allocazione del PSAUT nei locali di quello che fino alle ore 8 era il Pronto Soccorso del Palasciano è stata cosa non proprio facile. Nello spazio riservato all’ingresso dela Palasciano infatti fin dalla primissima mattinata un folto gruppo di operatori dello stesso ospedale, in verità di cittadini pochi o nessuno, salva l’eccezione per il sindaco Antropoli e alcuni componenti della sua giunta, pronti a protestare contro la chiusura del Pronto Soccorso del Palasciano. In verità la fine del servizio era già stata sancita dall’ASL Ce2 da tempo, visto che il Palasciano era stato accorpato al Melario di S.Maria CV e la legge vuole che in un Ospedale vi sia un solo Pronto Soccorso. Negli ultimi mesi per “alleviare” il distacco si era provveduto con turni di Pronto Soccorso solo in parte coperti da medici in servizio a Capua e costati all’ASL aversana oltre 600 euro a turno, in pratica più di 1200 euro al giorno.
Ma arrivati all’apertura gli animi si sono risurriscaldati. Velata anche la protesta degli stessi operatori del 118 che per oltre 2 ore non erano presenti con l’ambulanza presso la struttura capuana, adducendo ad intimidazione ricevute, fatto questo risultato completamente falso, nel corso della cocente mattinata. Rubato anche il tabellone che doveva sostituire la scritta Pronto Soccorso con quella di PSAUT, fatto questo che è stato denunciato dal direttore dell’ospedale, dottoressa Filippina Onofaro ai Carabinieri, che sono stati presenti fino al termine della protesta.
Nel corso di una affollata ed accaldata riunione tenutasi con la dottoressa Onofaro e con il sindaco Antropoli, non sono mancati momenti di tensione allorquando un operatore sanitario si è volontariamente scagliato contro un muro, riportando una seria ferita al capo. Nel frattempo i dirigenti ASL, accorsi in forze, ma non si sono visti i direttori , generale, sanitario ed amministrativo, hanno rintracciato l’ambulanza del 118 che si è collocata nel parcheggio del Palasciano e garantito l’attività dei medici Psaut che erano regolarmente al lavoro con il personale infermieristico dell’ex pronto soccorso..
Il momento di protesta si è chiuso con un documento redatto e sottoscritto dalle forze politiche presenti e dai sindacati. La problematica Palasciano non si chiude certo qui. Nel frattempo via per tutte le postazioni dell’emergenza che oggi vede due Psaut , quello di San Cipriano di Aversa, di futura apertura, che funziona ancora come Saut di Casal di Principe, con i Saut afferenti di Aversa, Gricignano di Aversa, Castelvolturno e Trentola Ducenta, di nuova istituzione, e quello appunto di Capua con i Saut afferenti di Curti, Calvi Risorsa, Mondragone e Sessa Aurunca. Una rete che con il supporto della Centrale Operativa dell’Azienda Ospedaliera di Caserta, è ancora più capillare della precedente e cerca al meglio di rispondere alle esigenze di pronto intervento sanitario del territorio.