PARETE (Caserta). Sono ben otto i milioni i litri di acqua che ogni anno la cittadinanza di Parete paga in più senza usufruirne. Dalla lettura emersa dai contatori della società erogatrice risulta un numero superiore di litri d’acqua consumati, mentre quelli effettivi sono di gran lunga inferiore a quelli forniti al comune.
Dalle letture e le bollette che gli utenti pagano, emerge che sono soltanto 3,5 milioni i litri d’acqua che arrivano realmente nelle case dei cittadini, il resto sembra sparito nel nulla. Un dato che preoccupa notevolmente l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Luigi Verrengia, lo stesso che durante una seduta del consiglio comunale aveva messo in evidenza l’abisso esistente tra l’acqua acquistata e quella realmente fornita ai cittadini. “Che fine fanno i tanti litri d’acqua dispersi?”, diceva il primo cittadino. L’enigma è facilmente conducibile alla precaria situazione in cui versa la condotta idrica del paese, costruita intorno al 1978 e che da allora non ha beneficiato più di interventi di ristrutturazione, se non continue manutenzioni per tamponare le falle che ogni tanto si aprono lungo la rete. Da tempo si discute di dotare il paese di un serbatoio per alimentare la cittadinanza nei periodi di scarsa erogazione d’acqua. Se ne parla da anni, ma purtroppo è un argomento che esce fuori soltanto nelle campagne elettorali e muore il girono dopo le elezioni. Come si è sempre parlato di effettuare una capillare ristrutturazione della rete idrica, molto in voga nelle campagne elettorali, ma il giorno dopo passa di moda, motivo, mancanza di risorse economiche. Una scusa che ormai danneggia esclusivamente solo i cittadini, che si vedono costretti a pagare anche l’acqua che non consumano attraverso il costo maggiore per ogni litro. Il problema acqua ha investito quasi tutte le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi anni, arrecando non pochi danni alle casse del comune e dei cittadini.