CASERTA. Tino Iannuzzi è il primo segretario regionale del Partito Democratico della Campania. Si è ancora in attesa dei dati ufficiali ma, stando a quelli giunti finora, non ci dovrebbero essere dubbi sulla vittoria del deputato della Margherita, sostenuto dal duo De Mita-Bassolino.
Ce l’ha fatta sul filo di lana, superando di poco il 50%, eppure è bastato. In provincia di Caserta, dove hanno votato 77mila persone, il candidato veltroniano avrebbe il 43% dei consensi, contro il 49,94 dell’altro veltroniano Sandro De Franciscis, presidente della provincia, il 3,36 del lettiano Eugenio Mazzarella e l’1,21 di Salvatore Piccolo, segretario provinciale della Margherita di Napoli, anch’egli a sostegno dell’eletto segretario nazionale del Pd. A Salerno (circa 100mila votanti) Iannuzzi avrebbe il 49,4% contro il 40% di Piccolo, l’8,3% di Mazzarella e il 2,3% di De Franciscis. In provincia di Avellino, territorio demitiano, il deputato ha superato il 70%, seguito con largo divario da Mazzarella, De Franciscis e Piccolo. Anche da Benevento la situazione sarebbe favorevole per Iannuzzi.
Ma le polemiche non mancano. Si parla “brogli”, di “pressioni” e altre presunte irregolarità nel voto di domenica. A lanciare l’allarme è il vicepremier e leader della Margherita, Francesco Rutelli: “Sono molto preoccupato, mi arrivano notizie di procedure quantomeno scombinate e denunce di poca trasparenza che spero vengano immediatamente fugate. Credo che gli organismi di garanzia debbano assicurare la massima, serena correttezza anche in questa regione”.
Il principale avversario di Iannuzzi, Salvatore Piccolo, annuncia ricorso per “minacce e irregolarità che ci hanno svantaggiati”.
Anche De Franciscis, in una nota, parla di “troppi lati oscuri, troppe incertezze, esitazioni e sotterfugi che non contribuiscono a rendere chiaro e leggibile il quadro che è emerso. E’ evidente che le responsabilità di un iter diventato ancora più farraginoso in Campania ricadano su una parte ben precisa. Qualcuno spieghi all’opinione pubblica cosa c’è dietro il deficit di notizie in merito al risultato delle primarie in Campania e, soprattutto, dietro questo buco nero di ragione e buonsenso che si trascina dalla scorsa notte”. Il presidente della Provincia di Caserta poi precisa: “Ancora una volta la nostra regione è vittima di giochetti e situazioni strane, il cui senso, oggi più di ieri, sfugge davvero all’opinione pubblica”.