VILLA LITERNO (Caserta). Il dado è tratto. Tammaro Diana,esponente di spicco della Margherita locale e provinciale, è il candidato sindaco che affronterà l’uscente Enrico Fabozzi nella tornata elettorale prevista per la primavera 2008.
Ad annunciarlo è lo stesso Diana attraverso una lettera aperta alla cittadinanza: “Concittadini – recita il documento affisso nella giornata di ieri – nel ringraziarvi per i risultati più che lusinghieri ottenuti in occasione delle primarie del Partito Democratico, consentitemi di esprimere altrettanta gratitudine agli amici dello SDI, della Sinistra Democratica e della Margherita che, unitamente ad altre espressioni politiche e della società civile, hanno voluto onorarmi della candidatura a sindaco di Villa Literno per le amministrative del prossimo anno, candidatura che, confesso di avere accettato solo dopo aver sciolto qualche riserva dovuta alle enormi difficoltà che il ruolo comporta in un paese come il nostro dove ai soliti problemi sociali ed economici si è aggiunto, negli ultimi anni, un inquinamento galoppante che, oltre a rovinarci la salute, sta seriamente minacciando la nostra stessa sopravvivenza. Pur convinto dell’estrema difficoltà dell’impresa, alla fine, dopo prolungata riflessione, ho sentito il dovere di accettare onde poter restituire al paese, con la collaborazione di tutti voi e attraverso un sano programma di sviluppo, tante speranze tradite. Concittadini, sempre disponibile ed aperto ai vostri consigli e suggerimenti, mi impegno sin da ora, con spirito di servizio, a fare tutto quanto sarà necessario per onorare nel migliore dei modi la candidatura conferitami che, unitamente ai miei collaboratori, avrò modo di ufficializzare alla vostra presenza in un prossimo convegno pubblico previsto per gli inizi di novembre. A voi tutti, comunque e sempre, il mio più vivo e sentito ringraziamento”. Intanto, ipartiti e movimenti a sostegno del progetto di Diana, alternativo all’attuale amministrazione, fanno sapere che “ci sono tutte le condizioni per dare una svolta epocale ad una pagina buia della storia amministrativa liternese durata circa 5 anni”.