CASTELVOLTURNO (Caserta). La Democrazia Cristiana per le Autonomie di Castelvolturno promuove una petizione popolare per chiedere le dimissioni del sindaco Francesco Nuzzo.
Un’iniziativa singolare, che ci viene illustrata dal dirigente provinciale del partito Giuseppe Daria.
Perché questa petizione popolare? “Castel Volturno ha bisogno di una nuova classe dirigente. L’Amministrazione Comunale si è dimostrata assolutamente inadeguata ad affrontare e risolvere i problemi della nostra città, cosa che la Democrazia Cristiana per le Autonomie ha già sostenuto informandone a più riprese la popolazione. Gli stessi consiglieri di maggioranza, in numero sempre più cospicuo, sono delusi e sentono forte il disagio di far parte di una amministrazione fallimentare, inconcludente e litigiosa. Vi è assoluta inesistenza di spazi pubblici e ricreativi, soprattutto di parchi-gioco per bambini. Parlare di turismo a Castel Volturno è cosa semplicemente ridicola ed offensiva dello stesso significato della parola ‘Turismo’. Totale è il degrado ambientale, culturale e socio-economico. Non sono certamente i vaniloqui e le inutili e vanesie esibizioni e manifestazioni propagandistiche, la giusta strategia e gli strumenti efficaci per eliminare o quantomeno mitigare l’illegalita’ diffusa su tutto il territorio comunale. E’ sotto gli occhi di tutti il vergognoso spettacolo di montagne di rifiuti che ricoprono strade urbane e formano addirittura discariche a cielo aperto disseminate sul territorio dell’entroterra bruciando notte e giorno ed esalando sostanze tossiche micidiali per la salute delle persone, per l’integrità del bestiame e degli animali selvatici, per la qualità dei foraggi e dei prodotti della terra e di quelli di trasformazione agricola e artigianale. Il territorio quindi risulta totalmente abbandonato a se stesso, senza nessun controllo, senza vigilanza, ma soprattutto in preda agli attacchi mortali che vengono sferrati da incoscienti e malavitosi senza scrupoli che avvelenano la nostra terra di rifiuti tossici e sostanze altamente cancerogene che negli ultimi tempi hanno provocato un incremento percentuale spaventoso di decessi dovuti a cause di malattie tumorali: a questo proposito né il Sindaco né qualche amministratore comunale ha avuto la sensibilità di proporre immediatamente un monitoraggio capillare su tutto il territorio per accertare individuare i siti infetti e avvelenati e rimuovere poi la causa principale dei decessi di molti nostri concittadini. Spettacolo non meno vergognoso offre il litorale marittimo ridotto ad una pattumiera e quello fluviale completamente inesistente, depredato e usurpato da privati con il beneplacito di una Amministrazione incurante, omissiva e non sappiamo fino a che punto forse anche compiacente. Castel Volturno è forse l’unica o una delle pochissime città a non avere una normale strada lungomare e strade costeggianti le sponde del fiume! I perché di questa petizione popolare potrebbero continuare all’infinito. Ma il corposo elenco fatto sembra sufficiente a offrire all’opinione pubblica il quadro tenebroso e avvilente di una attuale gestione pubblica e amministrativa assolutamente fallimentare. Castel volturno peggio di cosi’ mai!”.
Come si articolerà questa iniziativa? “In modo molto semplice: raccoglieremo le firme in ogni angolo della città con dei gazebo e dei tavoli che allestiremo per l’occasione. Saremo a contatto diretto con la gente”.
Quale è oggi la situazione politica a Castel Volturno e quali sono gli obiettivi della Democrazia Cristiana per le Autonomie? A questa domanda risponde il dirigente provinciale Daniele Papararo: “Dall’attività politica e dalle iniziative politiche messe in atto, sembrerebbe che a Castel Volturno vi sia un solo partito: la Democrazia Cristiana per le Autonomie, sempre attiva, sempre vigile e presente, vicina alle istanze e alle esigenze dei cittadini. Questa affermazione, perciò, non suoni come presunzione e eccesso di autostima. Partendo dal presupposto che il nostro unico obiettivo è l’interesse e il bene comune, siamo convinti che tutti dobbiamo avvertire la necessità di rinnovare radicalmente la politica, di costruire apparati politici nuovi, snelli, propositivi, alternativi alle vecchie strutture attuali e rispondenti alle esigenze del nostro territorio e dei suoi cittadini. Bisogna essere convinti di ciò per potersi presentare in modo credibile da un punto di vista progettuale proponendo una visione del futuro convincente. Per quanto ci riguarda riteniamo che il nostro impegno deve contribuire a rafforzare sempre più la coalizione di centrodestra e debba muoversi strategicamente per andare oltre la Casa delle Libertà, avviando e realizzando possibilmente in tempi piuttosto brevi la nascita della Casa Italiana del Ppe, avendo cioè come punto di riferimento il Partito Popolare Europeo e aderendo ad esso. Con ciò non si vuole proporre un inutile esercizio di fantasia politica. Tutt’altro: il nostro sistema politico è ancora in una fase di totale confusione e l’innovazione politica deve essere l’argomento centrale della nostra agenda politica e di quella degli altri soggetti politici. E’ questa la strada maestra per risolvere i moltissimi problemi interni, a tutti i livelli, e per iniziare un percorso rapido di avvicinamento al grado di evoluzione politico, sociale, economico delle nazioni più civili e progredite. Questa impostazione, in parte consuntiva e per gran parte programmatica e strategica, vale per il quadro politico nazionale, ma assume una rilevanza particolarmente valida per noi a livello locale, cioè per lasciarci alle spalle, al più presto un cumulo di macerie politiche che hanno prodotto quasi solo danno, e intraprendere con buona lena un nuovo cammino che ci faccia recuperare il tempo perduto e ci proietti verso un futuro più dignitoso e ricco di speranze”.