Opposizione liternese: “Ecoballe frutto di accordo Fabozzi-Bassolino&quot

di Redazione

Tammaro DianaVILLA LITERNO (Caserta). “Il mio paese c’entra ben poco”. E’ la dichiarazione rilasciata dal sindaco Enrico Fabozzi agli organi di stampa durante il sit in organizzato dai comuni di Trentola Ducenta e Pareteper la chiusura dei siti di ecoballe “Lo Spesso” e “Taverna del Re”, rispettivamente dislocati sul territorio di Villa Literno e Giugliano.

Alle affermazioni di Fabozzi, non si è fatta attendere la riflessione delle forze politiche di opposizione, Sdi, ex Margherita e Sinistra Democratica. “Affermare che Villa Literno c’entra ben poco, – spiegano i responsabili delle tre sezioni cittadine – dopo che per lungo tempo il sindaco e il delegato all’ambiente hanno sostenuto che le ecoballe rappresentavano una risorsa per il comune liternese, è cosa alquanto discutibile. Le ecoballe sono state introdotte sul nostro territorio in seguito ad un preciso piano pre-elettorale tra il governatore Bassolino e Fabozzi. Un piano che, in sintesi, ha tolto definitivamente dalle mani di Bassolino la ‘patata bollente’ per l’individuazione del sito di stoccaggio delle ecoballe, dopo il secco no dei sindaci di altri comuni i cui territori rientravano nello studio di fattibilità della Regione Campania. Non a caso, l’attuale amministrazione ha più volte tentato di svendere ulteriormente il territorio in cambio di appalti pubblici, dando la disponibilità per la costruzione del termovalorizzatore sul territorio liternese, pur sapendo che anche i più moderni e sofisticati termovalorizzatori sono tecnicamente inadeguati al trattamento delle balle accatastate nel sito di Lo Spesso, in quanto trattasi di rifiuti imbustati e definiti ‘tal quale’ dalla magistratura napoletana. Viene da chiedersi come mai l’amministrazione comunale di Santa Maria la Fossa, con a capo il primo cittadino Bartolomeo Abbate, si è sempre opposta alla costruzione del termovalorizzatore mentre Fabozzi e la maggioranza che lo sostiene hanno fatto ‘carte false’ pur di aggiudicarsi la costruzione del termovalorizzatore sul territorio comunale”. Il candidato sindaco per le amministrative del 2008, Tammaro Diana, poi aggiunge: “All’indomani dell’inchiesta (estiva) da parte dei magistrati napoletani titolari del caso sull’emergenza rifiuti in Campania, che ha visto il rinvio a giudizio di 28 persone, tra cui il presidente della Giunta regionale Bassolino e dei responsabili della Fibe, abbiamo fatto richiesta di un consiglio comunale aperto per avviare, con la cittadinanza, associazioni di categoria e forze politiche, una seria politica di risanamento del territorio che, però, è stata puntualmente disattesa dalla maggioranza. Per primi, sempre con atti depositati al protocollo del comune, abbiamo fatto espressa richiesta affinché il comune si costituisse parte civile nei confronti dei responsabili del disastro ambientale derivante delle cosiddette ecoballe giacenti nel sito Lo Spesso, ed anche in questo frangente Fabozzi ha fatto orecchie da mercante. Forse perché all’epoca era, come si suol dire, ancora legato alla cintura di Bassolino e non a quella attuale del presidente della Provincia Alessandro De Franciscis?”.

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