PARETE (Caserta). In queste ore la vita amministrativa dei sindaci dell’agro si fa veramente difficile, il prolungarsi dell’emergenza rifiuti è un ostacolo duro da sormontare.
Gli stessi sindaci sono impegnati a correre dietro al prolungarsi di una situazione che, con la chiusura della discarica di Caserta “Lo Uttaro”, rende impossibile la raccolta rifiuti. Le attenzioni sono rivolte a come ovviare il problema. Lo afferma anche il sindaco di Parete, Luigi Verrengia, nella riunione di venerdì sera nella sala consiliare, a ritorno dalla riunione, tenutasi prima negli uffici del consorzio GeoEco a Teverola, con gli altri sindaci dei comuni consorziati, e poi presso la Prefettura di Caserta, dove gli stessi hanno minacciato le dimissioni nel caso non si trovi un’alternativa allo sversamento a Lo Uttaro. Alla fine, il commissariato di governo ha autorizzato lo sversamento, fino a lunedì mattina, presso il Cdr di Santa Maria Capua Vetere. Una soluzione tampone, dopo la quale, però, se non ne seguirà una definitiva, potrebbe scoppiare già da martedì una nuova emergenza rifiuti. Cumuli di immondizia potrebbero ritornare ad ammassarsi, per chissà quanto tempo, nelle nostre strade. “La situazione si fa veramente seria, – dice il sindaco Verrengia – Questa sarà l’emergenza più grave degli ultimi anni. Bisogna ammettere che siamo in emergenza da settembre dello scorso anno, mai ne siamo usciti, poiché, partendo dagli organi istituzionali, non si è cercato di trovare una soluzione seria al problema.
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A noi spetta il compito di tutelare la salute dei cittadini con qualsiasi mezzo democratico a nostra disposizione, per porre fine alla parola emergenza rifiuti in questa regione una volta per tutte”. Marco Monacom presidente del consiglio comunale, promotore della riunione straordinaria di venerdì con tutti i cittadini ed istituzioni locali, commenta: “Non possiamo e non dobbiamo arrenderci, dobbiamo alzare la voce affinché siamo ascoltati, senza essere lasciati all’abbandono com’è successo fino ad oggi”. Un dato negativo viene anche dalla scarsa partecipazione dei giovani ad un problema che li riguarda da vicino. “Ho notato un assenza di giovani alla manifestazione di protesta contro il sito di Taverna del Re. – riflette il consigliere d’opposizione Raffaele Vitale – Eravamo sempre gli stessi ad essere presenti, come se il problema fosse di pochi e no di tutti, soprattutto i giovani, ragazzi come noi che non hanno preso parte alle varie proteste. Questo è segno di debolezza, i giovani devono capire che c’è in ballo la salute e il futuro di ognuno di noi”. L’altra questione, discussa durante la riunione, è di concentrare l’attenzione del problema sulla bonifica del territorio. “Il nostro territorio – spiega il responsabile di Rc di Parete Pietro Di Sarno – non ha problemi inerenti solo ai rifiuti solidi urbani, il problema più grave è lo sversamento dei rifiuti industriali. Quindi l’alzarsi del livello delle varie malattie che oggi ci colpiscono, vanno attribuiti ad anni di scelleratezza ambientale che hanno portato a disseminare rifiuti tossici dappertutto. Abbiamo bisogno di una bonifica immediata senza se e senza ma. Questa è la priorità assoluta di cui ha bisogno l’agro aversano”. Anche il sindaco Verrengia si sofferma sulla questione bonifica: “Ho sempre chiesto ai responsabili perché, nonostante siano stai stanziati 100milioni di euro per la bonifica, ancora non si è intervenuti per iniziare la messa in sicurezza delle nostre arie partendo dalle discariche chiuse e mai bonificate, purtroppo nessuno mi da una risposta esauriente. Sembra che oggi tutte le responsabilità debbano ricadere su noi sindaci, non abbiamo scelte: se non individuiamo un sito di trasferenza ci arriva un avviso di garanzia, se non togliamo i rifiuti dalle strade ci arriva un avviso di garanzia, a questo punto, consentitemi la battuta, non ci resta che scegliere quale avviso di garanzia volere”.