Discarica a Pignataro, ultimatum di Pansa

di Redazione

 PIGNATARO MAGGIORE (Caserta). Giornata lunghissima per Pignataro, iniziata a mezzogiorno a Napoli con l’incontro tra il sindaco Giorgio Magliocca, accompagnato dai primi cittadini di Giano Vetusto, Sparanise, Pastorano, Camigliano, Calvi Risorta e Grazzanise e il prefetto Pansa.

Quest’ultimo ha dato 48 ore per trovare un sito alternativo. Giornata protrattasi nel pomeriggio con la mega manifestazione di piazza e conclusosi con un documento firmato dai sette amministratori in cui si invita, senza indugi, De Franciscis “a indicare un sito alternativo, sempre nel breve volgere dei tempi imposti dal prefetto”. Già ieri mattina Pansa era stato categorico: “Avete due giorni di tempo – ha detto ai sindaci – non un’ora in più, per individuare un sito alternativo. Altrimenti sarà discarica e proprio lì dove è già stata ipotizzata: a Torre D’Ortello”. Sono serviti a poco i rapporti geologici e le relazioni tecniche che gli amministratori hanno portato a Napoli. Ma il Prefetto non ha dimenticato il presidente della provincia casertana, indicandolo come “l’uomo dal quale ci si aspettava, come secondo in campo per l’emergenza rifiuti, diverse indicazioni e da diverso tempo. Ora è tardi – avrebbe asserito in sostanza puntando i piedi sulle richieste di ulteriori dilazioni temporali – ho il dovere di salvare anche voi dai rischi di un’emergenza sanitaria dovuta ai rifiuti lasciati ormai in ogni angolo di strada”. L’impressione è chiara: Pansa non vuole cumuli di rifiuti sotto gli alberi di Natale. Quattro ore dopo l’incontro istituzionale, gli stessi sindaci si sono ritrovati nella piazza centrale di Pignataro Maggiore. Tanti gli interventi in voce di esperti, politici e liberi cittadini. Dal dottor Antonio Marfella, oncologo dell”Istituto Pascale di Napoli che ha sottolineato i danni derivanti dalle esalazioni sprigionate dai rifiuti e dal percolato a Nicola Capone, segretario Generale dell’Assise partenopea che ha sollevato i più reconditi problemi giuridici che fanno da sfondo all’operazione discarica a Pignataro. E se per il professor Nicola Tiscione, membro del comitato Lo Uttaro di San Nicola La Strada, “al primo camion di rifiuti che arriva in città inizierà un processo quasi irreversibile”, per l’architetto Pietro Vito (membro del comitato zonale per l’ambiente), “nessuna città deve ragionare in proprio e la questione va affrontata guardando al territorio come a un’entità omogenea per allarmi e prerogative”. Particolarmente atteso e applaudito l’intervento di padre Alex Zanotelli, missionario Comboniano, che ha espressamente invitato il clero locale a prendere posizione. Gli farà eco il consigliere comunale Tony Bonaccio di Pastorano che ha esortato “la chiesa a suonare le campane in senso di allerta per il futuro del popolo caleno”. Non è passata la proposta di Roberto Auriemma degli allevatori bufalini che riteneva lecito individuare in proprio un sito da indicare al prefetto. Idea decisamente osteggiata sia dal sindaco di Pignataro Giorgio Magliocca che dal capogruppo di opposizione Raimondo Cuccaro. “Dobbiamo mettere De Franciscis di fronte alle proprie responsabilità” hanno detto. Sul fronte ecoballe, stasera a Francolise consiglio comunale contro il sito di “Carabottoli” (Carinola).

da Il Mattino, martedì 27.11.07 (di Elio Zanni)

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