Santa Maria Capua Vetere (CE). Dovevano essere momenti vissuti nella tranquillità delle mura domestiche assieme alla mamma e ai nonni. E invece, quello di Santo Stefano si è trasformato in un pomeriggio di tragedia e dolore per la famiglia di Pasqualino Damasco.
Il bimbo di cinque anni, nato l8 maggio del 2002 a Marcianise ma residente da circa un mese con la madre e i due nonni in un immobile di recente costruzione in via Errico Fardella (alla periferia di Santa Maria Capua Vetere, al confine con il comune di San Tammaro), è morto dopo essere rimasto schiacciato sotto il peso del cancello di ferro posto allingresso del cortile del palazzo di dieci appartamenti.Secondo le prime indiscrezioni, il piccolo Pasqualino verso le 15.30 di ieri pomeriggio si trovava nel cortile del condominio di via Fardella assieme alla mamma. Stando proprio al racconto rilasciato ai carabinieri dalla giovane donna, il bimbo si stava intrattenendo nello spazio antistante il condominio. Si tratterebbe di una struttura non ancora del tutto completata e nel quale i nonni del bambino, originari di Macerata Campania, avevano deciso di trasferirsi. Pasqualino si sarebbe appoggiato al cancello scorrevole verosimilmente non ancora ben fissato ai sostegni laterali e al binario. A quel punto la pesante struttura in ferro sarebbe improvvisamente rovinata addosso al bimbo procurandogli gravi lesioni interne. Le urla del bimbo avrebbero attirato subito lattenzione della mamma che ha cercato di intervenire nonostante la straziante scena che si presentava al suo cospetto. Immediatamente sia la donna che altre persone hanno cercato di soccorrere il piccolo preferendo optare per un veloce trasferimento in auto allospedale Melorio piuttosto che attendere larrivo dellambulanza. Ma a nulla è valsa la folle corsa verso il pronto soccorso visto che il bambino è morto durante il trasporto.
Sul luogo della tragedia si sono recati i militari dellArma di Santa Maria Capua Vetere mentre, su disposizione del sostituto procuratore, il corpo del piccolo è stato trattenuto presso il reparto di medicina legale di Caserta nella attesa di un esame medico specifico. La dinamica del tragico episodio non è ancora chiara. Secondo gli inquirenti, infatti, non è stato possibile verificare se sia stato lo stesso bambino, o un adulto che stava con lui, a spostare la cancellata, di quelle a scorrimento, provocandone luscita dai binari. Dalle prime indagini eseguite dai carabinieri sarebbero emerse numerose carenze circa la messa in sicurezza dellimpianto, quali lassenza di dispositivi di arresto di fine corsa in apertura e di rete metallica di protezione. Oltre al tentativo di ricostruire lesatta dinamica dei fatti, sotto i riflettori potrebbero finire anche le responsabilità di chi ha effettuato la posa in opera della struttura. Larea interessata, perciò, è stata sottoposta a sequestro. Non è la prima volta che una simile tragedia va a turbare la comunità di Santa Maria Capua Vetere visto che, diversi anni fa, un episodio molto simile ma accaduto non in una struttura privata bensì in un parcheggio pubblico procurò la morte di una bambina di quattro anni. Larea di sosta interessata dalla tragedia per diverso tempo rimase sotto sequestro. Addirittura si rivelò necessario un processo per acclarare di chi fossero le responsabilità del drammatico evento. Oggi quellarea è interessata da vincoli archeologici visto che nel sottosuolo sono stati rinvenuti importanti testimonianze dellAntica Capua.
Il Mattino (IVAN MAZZOLETTI)