CASERTA. Inizia male, malissimo il 2008 nellagro aversano. Linvito a non utilizzare i botti per timore di incendio dei cumuli di spazzatura è stato inteso quale autorizzazione ad utilizzare le armi da fuoco.
Ed è stato Capodanno di sangue nelle nostre già martoriate terre con un bambino di 10 anni in fin di vita a causa di un colpo di pistola che lo ha raggiunto alla testa ed altre quattro persone ferite da colpi di fucile o pistola. Lepisodio più grave si è verificato poco dopo la mezzanotte a Trentola Ducenta. Un ragazzino di genitori tunisini, ma nato ad Aversa, stava ammirando i fuochi dartificio nel cortile di casa in via Forno 5, mentre i genitori erano in casa insieme alla sorellina più piccola. Ad un tratto hanno notato che il piccolo si era accasciato al suolo. Immediati i soccorsi ed il trasferimento al pronto soccorso dellospedale Moscati di Aversa, dove i sanitari, dopo averne constatato le gravissime condizioni ne hanno disposto il ricovero presso il Santobono di Napoli, dove è in rianimazione e lotta contro la morte. I medici del nosocomio napoletano sono scettici sulla sua riuscita di superare la crisi.
Altri quattro episodi si sono verificati a macchia di leopardo in tutto lagro aversano, con una grande dose di fortuna, considerato che tutti potevano sfociare in tragedia.
Il più grave a Casal di Principe, dove una ragazza di 19 anni, sempre intorno alla mezzanotte, è stata raggiunta da alcuni pallini esplosi da un fucile in varie parti del corpo. Ne avrà per una decina di giorni.
Ad Aversa, in via Caruso, unaltra ragazza di 21 anni, è stata raggiunta, mentre era sul balcone della propria abitazione, da un colpo di pistola al torace. Il proiettile è entrato ed uscito senza danneggiare organi vitali. Per lei la prognosi di 8 giorni sempre dei sanitari del Moscati.
Ancora ad Aversa, in viale Europa, un uomo di 34 anni, è stato colpito al torace da un colpo esploso, però, molto lontano, tanto che gli è stato riscontrato solo un ematoma. Ne avrà per 7 giorni.
Infine, a Casapesenna, in via Orazio, una ragazzina di 14 anni, è stata raggiunta nella zona parietale da un proiettile che, per sua fortuna, è penetrato solo a livello sottocutaneo, avendo perso potenza nella sua corsa. Anche per lei 7 giorni di prognosi da parte dei sanitari del Moscati che hanno dovuto anche medicare decine di ferite lacero-contuse per esplosioni di petardi. Per loro una notte di lavoro intenso a causa della stoltezza di molti.