Castelvolturno, Dc: “A casa Prodi…a casa Nuzzo!”

di Redazione

Francesco NuzzoCASTELVOLTURNO (Caserta). Si è conclusa nella serata di venerdì la seduta del consiglio comunale, convocata in seconda convocazione, che ha registrato l’assenza del sindaco Francesco Nuzzo.

Il primo cittadino è stato impegnato per l’intera giornata a Roma, in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, come accompagnatore dell’ormai ex presidente del Consiglio e ministro della Giustizia ad interim Romano Prodi, dal quale nei giorni scorsi ha ricevuto l’incarico di capo del Secin, servizio di controllo interno del Ministero. Un’assenza che ha scatenato l’ira del gruppo consiliare della Democrazia Cristiana per le Autonomie, che prima se l’è presa con lo stesso Nuzzo, accusandolo di aver disertato la prima convocazione e di voler “sfuggire all’opposizione”, e poi con il presidente del consiglio Maria Perna, rea di aver fissatola seconda convocazione in un giorno in cui la stessa Perna non poteva non sapere dell’impegno del sindaco a Roma. Ira che la Dc ha sfogato attraverso una durissima nota stampa, che pubblichiamo.

La crisi politica che da oltre 5 mesi affligge questa Amministrazione ci ha insegnato molte cose. Ci ha insegnato come disattendere il mandato elettorale; ci ha insegnato come anteporre gli interessi di Parte a quelli della Comunità; ci ha insegnato come difendere la Poltrona in un gioco di equilibri politici precari; ci ha insegnato tante altre strategie, piccole in verità. Se è vero che anche disimparare è un modo di apprendere, ebbene allora noi abbiamo appreso cosa non dobbiamo fare quando, presto o tardi, noi ci auguriamo subito, questa Amministrazione cesserà di “insegnare” e gli Elettori avranno la possibilità di affidarci la loro fiduciosa speranza di riscatto politico e morale per questo territorio.

Una cosa, però, non può essere giustificata in nessun caso ed in nessun modo: l’atteggiamento mercantile che negli ultimi tre mesi ha visto susseguirsi un turbinio di aspiranti Amministratori, tutti scartati per qualche motivo; motivo di parte e mai politico o di interesse generale, tutti ruotanti intorno al perno che da decenni gestisce questo territorio ed è causa e motivo del suo saccheggio. Un vero mercato: il mercato delle Vacche!!

Abbiamo visto riesumare “salme politiche”, elevare quisque de populo a grande statista, proporre nipoti e nepotismi, in un guazzabuglio che non ha nulla di politico, di gestionale, di elettorale: solo mercato, bieco e spregevole, per mantenere il potere fine a se stesso ed agli interessi di Parte. Vergogna.

L’ultimo atto è stato la diserzione dell’ultimo Consiglio Comunale, convocato dalla maggioranza e dalla Maggioranza mandato deserto nella sua prima convocazione: in dispregio del Popolo, perché i Consiglieri di Minoranza, assisi al proprio posto per adempiere la convocazione del Presidente in ossequio alla fiducia elettorale ricevuta, nemmeno sono stati avvertiti di un aggiornamento deciso dalla Maggioranza: abbiamo dovuto chiedere notizia e solo allora ci è stato detto che il Consiglio non si sarebbe celebrato in quella data.

Ma perché, poi? Nessun argomento minaccioso di dibattimento era posto all’ordine del Giorno! Una seduta dedicata alle comunicazioni ed alle informazioni; una seduta che vedeva quale fulcro la situazione dei Rifiuti e che doveva essere di confronto e di aggiornamento. Ed allora? Nello stesso modo in cui questo Consiglio viene mortificato dalla Maggioranza, così viene mortificata l’etica politica di ognuno di Noi.

Il Mercato delle Vacche è aperto ed il mercante è troppo occupato a contrattare! A livello nazionale, abbiamo avuto finalmente il dono di vedere il Centro Sinistra gettare la spugna: anche lì il Mercato è stato aperto ma, probabilmente , i mercanti erano più di uno! Almeno, però, vi è speranza di ritornare al Voto per dare un futuro più dignitoso a questo Popolo ormai in ginocchio di fronte al Mondo intero.

Castel Volturno aveva espresso con numeri forti questa volontà. In migliaia sono affluiti ai nostri Gazebo e sui nostri siti Internet per dire: A casa Prodi, a Casa Nuzzo! Ci auguriamo che anche questa Amministrazione, sull’onda del fallimento nazionale, prendendo finalmente atto della volontà popolare locale, voglia riconoscere il proprio fallimento e dimettersi, permettendo a Castel Volturno di riappropriarsi del diritto di gestire il proprio futuro ed andare al voto anticipato, per la scelta di una nuova Amministrazione.

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