MONDRAGONE (Caserta). A causa del mancato intervento dellEsercito Italiano nella serata di lunedì scorso, richiesto ripetutamente dal dimissionario sindaco Ugo Alfredo Conte, su richiesta dellAsl è stata disposta la chiusura dei plessi scolastici di via Fusco e della località Pescopagano, a far data dal 31 gennaio.
Leffetto immediato del flop dellEsercito è la disposizione dellAsl Ce2 a chiudere i plessi di via Fusco e Pescopagano, le cui entrare sono ostruite dai enormi cumuli di immondizia dichiara Conte, che aggiunge: Sono rammaricato dalla decisione, ma era inevitabile. IN questo modo i nostri piccoli studenti avranno un doppio danno: quello dellimmondizia e quello di perdere giorni di scuola. Della situazione ho già informato il Prefetto di Caserta e il Prefetto De Gennaro, rinnovando la richiesta di un intervento volto a ripristinare, almeno per le scuole, un minimo di vivibilità. Nella riunione del 16 gennaio scorso le autorità scolastiche, lAsl e lamministrazione comunale avevano deciso, di comune accordo, di non procedere alla chiusura delle scuole finché fosse stato possibile in attesa, anche, dellarrivo di 5 scarrabili e dellattivazione del sito di trasferenza temporaneo. Si tratta di una decisione obbligata. – afferma lassessore Giovanni Schiappa – Il mancato intervento dellEsercito ha prodotto, come effetto, la chiusura dei plessi scolastici che stanno vivendo il maggior disagio in questi giorni, così come richiesto e disposto dallAsl. Ogni giorno stiamo sollecitando le autorità competenti affinché diano una risposta credibile per salvaguardare il diritto alla studio, altrimenti i nostri studenti saranno penalizzati in modo inaccettabile da questa crisi. Una situazione paradossale per lassessore allAmbiente Giuseppe Piazza: Da una parte stiamo correndo contro il tempo per dare risposte concrete ai cittadini di Mondragone, dallaltra troviamo un vero e proprio muro di gomma. Le scuole sono e rimangono il nostro obiettivo primario. Lacquisto degli scarrabili e la prossima attivazione del sito di trasferenza vogliono essere risposte concrete, proprio per impedire che i nostri studenti siano penalizzati da questa crisi senza fine. Stiamo lavorando continuamente per avere risposte e per dare risposte concrete alla città.