Danni ambientali, ci pensa “l”avvocato del mare”

di Redazione

Gaetano MontefuscoNAPOLI. “No alla polverizzazione delle azioni giudiziarie per danni ambientali. No all’accordo di programma per la colmata di Bagnoli”. L’associazione ambientalista “L’avvocato del Mare” propone una “class action fai da te” per “scardinare dalle fondamenta la cappa di malgoverno e malcostume che ci opprime”.

Martedì si è svolta una conferenza stampa al Gambrinus di Napoli, coordinata dall’avvocato scrittore Gaetano Montefusco, presidente dell’associazione ambientalista “L’avvocato del mare”. Hanno già aderito all’iniziativa il dottor Raffaele Raimondi, presidente del Comitato giuridico di difesa ecologica, l’avvocato Vincenzo Vitiello dell’Unione Consumatori, l’avvocato Giuseppe Ursini per il Codacons, l’avvocato Angelo Pisani di Noi Consumatori, l’avvocato Gianluca Bozzelli del Movimento di Soccorso Popolare Antiusure nonché altre associazioni ambientaliste e di tutela degli interessi diffusi dei cittadini tra cui Napoli punto e a capo, l’Arca e Bagnara che vive di Castelvolturno, l’associazione Mare blu di Quarto, l’Unsic di Giugliano, il Comitato Bagnoli punto e a capo, Costa dei Sogni, Unicel Unione Casalinghe e Lavoratrici Europee, Associazione donne Architetto, Insorgenza civile che è a sua volta un cartello di associazioni cui aderiscono Ercolano futura, Terra e Libertà, Civiltà Mediterranea, Diritti e Libertà, Identità Regionale Campana, Patto Mediterraneo, e personaggi del mondo della cultura e delle professioni tra cui Ermanno Corsi, Ettore Capuano, Valerio Barone, Cirino Munzù. “Nelle stesse ore in cui il mondo intero si interrogava sulla sgangherata gestione dello smaltimento dei rifiuti in Campania, – si legge in una nota dell’associazione – i protagonisti negativi di tale gestione approvavano, il 21 dicembre del 2007, l’accordo di programma per l’eliminazione della colmata a mare di Bagnoli con il comune di Piombino con un costo di mille euro per ogni abitante della città di Napoli, inclusi vecchi e bambini. Non c’è più limite allo sperpero di denaro pubblico in danno dei contribuenti italiani e dei cittadini napoletani. L’emergenza rifiuti copre gli sprechi e la cattiva gestione di altre emergenze ambientali gestite ancora da Antonio Bassolino, Commissario straordinario di Governo alle bonifiche e alla tutela delle acque, ed è necessaria una forte denuncia per renderle pubbliche. Con la collaborazione delle associazioni dei consumatori ma anche di dozzine di associazioni ambientaliste e di tutela dei cittadini e di tanti intellettuali non inquadrati in alcuna consorteria, si è pervenuti alla decisione di una stesura di un codice etico e comportamentale comune per le cause di risarcimento danni in materia ambientale per non polverizzare in decine e decine di azioni scoordinate una battaglia sacrosanta rendendo fruibili a qualsiasi cittadino e a qualsiasi associazione gli schemi di costituzione di parte civile o di citazioni in maniera da arrivare ad una diffusa azione di ‘class action fai da te’ che possa scardinare alle fondamenta la cappa di malgoverno e malcostume che ci opprime. Il risarcimento dei danni riguarderà anche quelli dipendenti da gravi inadempienze commesse nella bonifica dei siti inquinati di Napoli e Caserta, con conseguente inquinamento di falde acquifere e nella mancata o cattiva depurazione delle acque reflue con l’inquinamento di chilometri di coste”.

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