SANT’ARPINO. Riceviamo pubblichiamo le considerazioni di Eugenio Di Santo sull’intervista rilasciata dal sindaco Giuseppe Savoia al settimanale “Radici”.
“L’intervista rilasciata di recente dal Sindaco Giuseppe Savoia sul settimanale Radici lascia veramente perplessi. Indicare come obiettivi raggiunti azioni politiche messe in atto molto tempo prima dell’amministrazione Savoia risultaquantomeno poco corretto e sicuramente propagandistico nei confronti dell’intelligenza dei cittadini e dei lettori di Sant’Arpino. Ricordiamo brevemente i fatti. L’attuale sindaco in questa intervista dichiara che i quattro obiettivi della sua amministrazione sono stati ad oggi pienamente raggiunti riferendosi all’avvio dei lavori per il parco Archeologico di Atella, programmati precedentemente l’amministrazione Savoia. Il progetto rientra in un accordo di programma tra le amministrazioni di S.arpino, Succivo, Orta di Atella e Frattaminore ed è solo un caso che l’amministrazione Savoia gestisca la parte operativa. La metanizzazione, che oltre tutto a recato più di un disagio ai cittadini di Sant’arpino, è stata appaltata dalla precedente giunta, tra l’altro ricollegandosi ad un appalto gia operativo nel comune di Succivo, strade bruscamente interrotte, impianti di tubazioni saltati in più punti, affidamenti a ditte non qualificate, mancanza di vigilanza da parte della direzione lavori. Questo sicuramente ha inciso negativamente sulla qualità dell’appalto. Stessa cosa dicasi per la circumvallazione, dove Sant’arpino è rientrato in un progetto che non lo vede protagonista in quanto la circumvallazione nasce come arteria di collegamento dei poli tessili-calzaturieri dell’agro aversano – Grumose e Sant’arpino solo casualmente e soltanto per una coincidenza geografica rientrato nel progetto. Proprio riguardo la circumvallazione in questo articolo Savoia dichiara di aver iniziato il progetto nel 1993 come ingegnere convenzionato col comune di S.arpino. Questa altro non è che una menzogna bella e buona. Innanzitutto perchè nel 1993 Savoia collaborò col comune come geometra e non ingegnere, facendo tra l’altro malissimo visto che fu costretto a dare le dimissioni trovandosi in una situazione palese di conflitto di interessi. Ma ancora più importante è ricordare che questo progetto fu programmato molto tempo prima e in questo Savoia non centra perfettamente niente, inutile dunque strumentalizzare e accollarsi meriti impropri. Per ultimo il recupero fiscale che soltanto lui ha costatato visto che i cittadini di S.arpino negli ultimi anni hanno subito un vero e proprio salasso con aumenti vertiginosi di tutta la fiscalità comunale, cosa ancora più grave visto che la base imponibile è stata allargata ( stando a quanto dichiarato dal Sindaco. Una ulteriore contraddizione ravvisabile nelle dichiarazioni di Savoia riguarda l’argomento dello sviluppo del turismo e della cultura come alternativa alla crisi dei settori tessile-calzaturiero. Il paragone con