SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta). Allarme dallUnità Operativa di Senologia del Presidio Ospedaliero Melorio di Santa Maria Capua Vetere, dove per effettuare una visita senologica le lunghe liste di attesa richiedono ben 365 giorni di fila, mentre per un intervento di urgenza ne occorrono venti.
Il responsabile del servizio, unico del genere in tutta la popolosa Asl Ce2 (ben 480mila abitanti), Francesco Ascione, non riesce a fare di meglio, la grande affluenzaverso questa Unità Operativa, segno anche della bontà dellofferta, rende impossibile qualsiasi altro tipo di discorso. La palla passa ora alla direttrice generale Antonietta Costantini, che certamente dovrà andare a rilevare le cause di questa empasse e trovare soluzioni per uscire dal guado. Una via di uscita immediata potrebbe essere quella di rafforzare al massimo il primo livello dellapproccio senologico con le pazienti e lasciare che il centro samaritano diventi centro di seconda o addirittura terza istanza. Quindi far funzionare al meglio e non solo sulla carta gli screening senologici, già tempo fa avviati e finanziati dalla Regione Campania, ma mai effettuati con i crismi concreti di una vera e propria azione di prevenzione collettiva per combattere il cancro della mammella e tutte le affezioni collegate a questo organo. Allora riattivare gli ambulatori esistenti sul territorio, arruolare un maggior numero di senologi, formare ed informare i medici di base e gli specialisti ambulatoriali, attivare canali privilegiati e totalmente dedicati alla patologia mammaria e rendere attuale loperatività del Dipartimento di Prevenzione della stessa Asl aversana da tempo silente su troppi problemi della salute pubblica di grande interesse. Nellarea dellAsl Ce2, e sono dati ormai vecchi di qualche anno, il rilascio di esenzioni ticket per patologia mammaria, sono saltati alle stelle, raggiungendo in alcuni distretti anche percentuali di + 300%. Epidemiologicamente quello del tumore della mammella è una patologia in crescita esponenziale almeno in questa zone e dalle cause ancora non certamente note del tutto. Lallarme quindi è di quelli rossi , un allarme che certamente richiede anche lintervento diretto dellAssessorato Regionale alla Sanità e del Ministero della Salute che dovrebbero essere allertati ed invitati ad una presenza più attiva e concreta sul territorio.