Corruzione, arrestato il consigliere regionale Roberto Conte

di Redazione

Roberto ConteNAPOLI. La Guardia di Finanza ha arrestato con l’accusa di corruzione il consigliere regionale del Pd e della corrente rutelliani “Riformisti e Coraggiosi” Roberto Conte.

Assieme al 44enne sono finite in manette altre cinque persone. Si tratta dell’ex dirigente del Consiglio regionale Lucio Multari, del commercialista Giuseppe Ranieri, del medico Emanuele Cameli e degli imprenditori nel settore della vigilanza privata Carmine e Antonio Buglione. A tutti sono stati concessi gli arresti domiciliari.

L’operazione rientra nell’ambito dell’inchiesta, avviata nel 2005, riguardo all’affitto di locali dove furono dislocati alcuni uffici del Consiglio regionale della Campania, cosa che, attraverso un giro di mazzette per favorire imprese e immobili da locare, avrebbe creato un danno erariale per oltre 600mila euro. All’epoca dei fatti Conte aveva l’incarico di questore alle Finanze del Consiglio regionale.

Il consigliere del Pd, tra l’altro, era stato indagato il 28 gennaio scorso nell’inchiesta che aveva portato all’arresto di sei esponenti del clan camorristico dei Misso. Secondo le indagini, Conte avrebbe ottenuto appoggio, anche economico, del clan della Sanità durante le elezioni del 2001 in cambio di promesse di assunzioni, appalti e gare per la fornitura di servizi presso strutture pubbliche. Inoltre, lo scorso dicembre veniva coinvolto in un’altra indagine su presunti appalti truccati nel settore degli impianti tecnologici per la Regione Campania, degli estintori e del centro stampa per il Comune di Napoli.

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