San Felice a Cancello, Pd si autosospende

di Redazione

Petrone, Melchiorre, Sgueglia, Biondillo e De LuciaSAN FELICE A CANCELLO (Caserta). L’intero gruppo del Partito Democratico di San Felice a Cancello, ex Margherita, con sede in via Concezione, ha deciso di autosospendersi dal soggetto politico che fa capo al leader nazionale Walter Veltroni.

Il sindaco e presidente del consiglio provinciale Pasquale De Lucia, ben cinque consiglieri comunali, due assessori e tutto il direttivo, ieri mattina hanno sottoscritto il seguente documento. “Il Pd, così come si è venuto a strutturare, ha tradito nei fatti le aspettative di quanti avevano intravisto nel processo di fusione dell’anima cattolica popolare con quella socialista, la concretizzazione di un disegno politico di portata storica, per il quale l’anima popolare si è battuta e, intorno al quale, ha lavorato con lealtà, coerenza ed intimo convincimento. Si è realizzato, invece, un partito che riduce la politica a mero problema di immagine e spot pubblicitari. La democrazia interna è ridotta nelle mani di una ristretta oligarchia incontrollata ed incontrollabile e che ha finito con il soffocare gli spazi di partecipazione alle decisioni e recidere brutalmente ogni legame con i territori e con le persone che meglio rappresentano. I cattolici moderati e popolari depositari della cultura del confronto, del pluralismo delle decisioni, della salvaguardia della persona, non possono assolutamente entrare in un contesto dove il dibattito è ridotto alla sola immagine, le rappresentanze sono espresse dalle vicinanze personali. Dove non si è determinata per nulla un’organizzazione strutturata degna di questo nome e i contenuti politici sono del tutto assenti. Un partito insomma “virtuale” dove il consenso è ricercato non tanto attraverso la definizione rigorosa della proposta politica ma attraverso effetti mediatici e dove ogni decisione discende dall’alto senza che in un qualche modo vi si concorra. Il Pd resta, al momento, un mero progetto di proposta politica per il paese: esso deve essere sostanziato da chiare scelte programmatiche e da trasparenti percorsi di democrazia interna. Per quanto ci riguarda, nel mentre riaffermiamo la nostra collocazione nel centrosinistra, riteniamo necessario recuperare e riaffermare la nostra cultura cattolica, democratica e popolare, richiamando a raccolta quanti ad essa si ispirano. E’ una cultura che ha accompagnato e favorito la crescita del nostro paese dal dopoguerra in poi facendo perseguire all’Italia sempre più ampi orizzonti di giustizia sociale in un contesto di libertà e di solidarietà. Tutto questo non lo possiamo svendere. Era ed è la dote di cui volevamo arricchire il Pd. Noi vogliamo impegnarci per una società della solidarietà e della giustizia sociale, e lo vogliamo fare riaffermando la nostra profonda laicità informata ed ispirata dai valori cristiani della vita e della storia. Noi ci impegniamo e riaffermare il valore della nostra tradizione, lavorando con coerenza ed intimo convincimento per farla diventare più ricca e rappresentativa all’interno del centrosinistra. Tanto premesso i sottoscritti si autosospendono dal partito”.

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