PARETE (Caserta). La raccolta differenziata a Parete iniziò con la giunta Volpe ed aveva raggiunto picchi del 36%.
La differenziata doveva portare dei benefici sia per quanto riguarda il problema rifiuti sia per una diminuzione sostanziale dei costi della Tarsu alle famiglie pari al 30%. Ancora una volta la politica non si è smentita in fatto di chiacchiere e bugie. Proprio in questi giorni, grazie alla giunta regionale guidata dal governatore Antonio Bassolino e la sua fallimentare giunta di centro sinistra che ha messo in ginocchio la regione con lattuale emergenza rifiuti ed i costi che ne derivano, nelle case dei cittadini paretani, inevitabilmente, stanno arrivando bollette della Tarsu con aumenti da capogiro. Già la situazione delle famiglie è messa sotto pressione dai continui rincari dei generi di prima necessità, oltretutto, devono fare i conti con aumento della pressione fiscale voluta dal governo centrale ma la cosa peggiore sono gli aumenti che derivano dagli enti locali. Nel giro di due anni, colpa anche dellamministrazione comunale che non ha saputo alzare la voce nei confronti della regione protestando per il bene dei cittadini, la Tarsu è aumentata del 37%. Oltre al danno dovuto dalla situazione critica, dovuta al perdurare dellemergenza rifiuti, prontamente arriva anche la beffa con aumenti che superano di molto le 130 euro per nucleo familiare. La gente è esasperata, non sa a chi rivolgersi, agli organi dinformazione risulta che si stiano formando dei comitati di protesta, poiché la situazione è diventata insostenibile e le risorse economiche delle famiglie stanno andando via soltanto per correre dietro alle tante richieste di pagamento. Oggi lamministrazione comunale costa ad una famiglia una cifra esagerata soltanto per pagare acqua, tarsu, ici ed altre bazzecole. I cittadini stanno scivolando lentamente verso la povertà, invece di costruire le condizioni per alleviare le sofferenze delle famiglia si continua a dissanguarle con ulteriori aumenti, senza capire che non sono più nelle condizioni di pagare, poiché il loro potere economico è ridotto ai minimi termini e sono sullorlo della disperazione.