Di Santo: “Quando apre la Farmacia…Familiare?!”

di Redazione

Eugenio Di SantoSANT’ARPINO. La coalizione politica “Alleanza Democratica per Sant’Arpino”, capeggiata dal candidato sindaco Eugenio Di Santo, con un pubblico manifesto denuncia gravi sprechi che si starebbero verificando nel consorzio farmaceutico.

Sprechi che vedrebbero protagonisti gli amministratori comunali della cittadina atellana, i quali, come affermano dalla coalizione “hanno pensato ad assistere tutti fuorché la popolazione con l’apertura della farmacia comunale”.

Di Santo e i suoi hanno pubblicato un manifesto, dal singolare titolo: “A quando l’apertura della nuova farmacia…familiare?”.

Questo il contenuto: L’Amministrazione Savoia non perde occasione per dimostrare tutto il suo attaccamento ai valori della famiglia. La fornitura di servizi importanti per i cittadini può attendere ma i fratelli e parenti vari devono essere subito accontentati. L’ultima patetica testimonianza di questa straordinaria dedizione alla famiglia è data dal Consorzio Intercomunale Socio Sanitario (CISS), meglio noto come consorzio farmaceutico. Il consorzio è nato da alcuni anni proprio per garantire, nei comuni che vi aderiscono, la gestione di importanti servizi sanitari, tra cui appunto le farmacie. In effetti a Gricignano, Castelvolturno e in altri comuni soci l’apertura delle farmacie comunali c’è stata. A Sant’Arpino, invece, si è preferito rimandare a chissà quando l’apertura della farmacia comunale ritenendo più urgente e improcrastinabile “l’assistenza” da prestare ai propri congiunti. Ecco qualche esempio: dottor Carlo Savoia, fratello onnipresente del sindaco Giuseppe, nominato direttore generale del Consorzio CISS con un costo di oltre 50 mila euro nei tre anni di mandato; avvocato Vincenzo Di Monte, fratello dell’assessore al personale, nominato nel consiglio di amministrazione del Consorzio CISS con tanto di indennità mensile. Si aggiunga inoltre che per una farmacia che ancora non esiste, già da alcuni mesi si sta pagando un pigione non modesto e, guarda caso, gli immobili presi in fitto si trovano in piazzetta Rodari e sembra che siano di proprietà di qualche “fraterno” amico del sindaco Savoia. Si vocifera, altresì, con sempre maggiore insistenza, che anche la casella dell’addetto stampa del consorzio sarà a giorni occupata da una persona “familiare” all’amministrazione. Un incredibile squallore che conferma il modus operandi di Savoia e company, fatto di sprechi e sperpero di danaro pubblico e distribuzioni di prebende a segretari, autisti, portavoce, eccetera. Noi ci indigniamo e condanniamo fortemente questo modo di fare e prendiamo atto con piacere che anche qualcuno all’interno della stessa maggioranza, anche se con ritardo, stia prendendo le distanze da questa “mala amministrazione”. Ci chiediamo, infine, di fronte a così tanti sprechi, qual è l’utilità per Sant’Arpino della Farmacia Comunale…pardon…Familiare! La gente non vuole carrozzoni politici (e il CISS già sta prendendo questa piega) ma servizi di qualità e di grande utilità, esattamente quelli che a voi non interessano, prova ne è che col Consorzio avete pensato a dare “assistenza” a tutti i vostri cari tranne che alla popolazione con l’apertura della Farmacia…Familiare!

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