MADDALONI (Caserta). Prossimi ai due lustri, con un piede nel passato e laltro per strada. Lassociazione dei Finanzieri dItalia si aggrappa alla sua storia, e al primo cittadino. Tra poco meno di due mesi, il prossimo 28 maggio, la sezione dei Finanzieri dItalia di Maddaloni (A.N.F.I.) entrerà ufficialmente nel decimo anno di attività.
Certo ne è passata di acqua sotto i ponti da quando la città delle due torri poteva vantare tra le proprie mura una delle prime caserme nellintera Terra di Lavoro, quella Nino Bixio, alloggiata nellattuale sede del Villaggio dei Ragazzi, ancora viva nel cuore e nella memoria di tanti cittadini. Di quei tempi, circa quarantanni, dal 1892 al 1932, rimangono, è vero, tanti ricordi ma, soprattutto, il valore e le gesta di molti uomini, come il Generale Domenico Passamonti e successivamente di suo figlio Nicola, entrambi Comandante in seconda del Corpo della Guardia di Finanza dItalia, nonché il Generale Antonio Cutillo e diversi altri ufficiali superiori. In poco più di mezzo secolo siamo passati ad avere una caserma – spiega il maresciallo Michele Tagliafierro, fondatore della sezione intitolata al capitano Massimo Brancaccio – poi uno spazio comunale e, da qualche anno, una piccola sezione di finanzieri che fra laltro non viene frequentata assiduamente dagli iscritti proprio perché far fronte ai prezzi dei fitti ormai è una dura impresa e in questo le nostre attività sono davvero molto limitate. Quello dellAssociazione Finanzieri, dunque, è in parte uno dei comuni destini che unisce tantissime onlus, la mancanza di luoghi e spazi in cui svolgere le proprie attività. Non mi sento di giudicare o incolpare nessuno per quanto accaduto in passato, – continua il Cavaliere – una vita che non basterebbe unenciclopedia a raccontarla. Però vorrei che lamministrazione prendesse in considerazione di aiutarci per quanto le fosse possibile. Insomma, lattivissimo presidente non si nasconde dietro il dito e lancia un accorato appello al sindaco Michele Farina. Vorrei ancora che si parlasse come dei Finanzieri maddalonesi – conclude Tagliaferro – come di un gruppo capace di dare tanto alla città, in termini di assistenza morale, civile, sportiva e svolgendo attività di solidarietà o di protezione civile, come del resto sono contemplate dal nostro statuto.