SANTARPINO. Assolto perché il fatto non sussiste. Non lascia spazio allequivoco la sentenza pronunciata lo scorso 22 gennaio dal giudice monocratico di Salerno, dottoressa Bocassini, a favore del giovane giornalista santarpinese Francesco Paolo Legnante.
Il procedimento ha preso il via a seguito di una querela presentata da Giuseppe Savoia, Giovanni Brassotti, Elpidio Arena, Carlo Luongo, Francesco Aimone, Aldo Zullo, Giuseppe DellAversana e Salvatore Di Costanzo. Nella querela si accusava Legnante di diffamazione aggravata commessa con il mezzo della stampa perché, redigendo larticolo intitolato Espropri e miliardi indagati 11 politici, Sindaci, assessori, un ingegnere e un imprenditore accusati di abuso dufficio (pubblicato sul quotidiano
La vicenda riguardava un articolo in cui si dava notizia di un avviso di conclusione delle indagini recapitato nel mese di luglio
Sono felice per la conclusione di questa vicenda giudiziaria – ha commentato lo stesso Legnante – che mi ha visto mio malgrado coinvolto. Ho sempre avuto fiducia nella magistratura ed ero convinto che alla fine avrei visto riconosciute le mie ragioni. Con questa pronuncia da parte del Tribunale di Salerno si chiarisce una volta e per tutte che il sottoscritto non ha diffamato nessuno e che si è limitato solo ad esercitare in maniera corretta il suo lavoro di collaboratore di una testata giornalistica, riportando fatti che erano di interesse pubblico. Ovviamente, concluso questo procedimento, mi riservo la possibilità di agire in tutte le sedi per veder riconosciuti i danni subiti in questi anni, in cui è stata messa in dubbio la mia correttezza professionale da parte di quanti evidentemente erano disturbati dal fatto che potessi svolgere in maniera autonoma ed indipendente il mio lavoro. Vorrei ringraziare conclude il giornalista santarpinese – lavvocato Enzo Guida per lottimo lavoro svolto e i signori Ernesto Capasso, Vincenzo Di Muro e Gaetano Pezzella che pur citati, come gli altri, nellarticolo querelato non hanno mai sporto querela riconoscendo dallinizio la correttezza del mio operato.