NAPOLI. Ora che ha incassato dagli assessori della sua giunta le rispettive deleghe, il sindaco Iervolino mandi tutti gli assessori a casa, ma in special modo lassessore alle Finanze Cardillo.
È quanto è scritto in una nota a firma del Consigliere comunale di Alleanza Nazionale, Vincenzo Moretto. Le aziende municipalizzate sono un buon investimento per tutti i comuni tranne che per quello di Napoli. sostiene Moretto Fra i sei maggiori comuni italiani (Milano, Roma, Torino, Bologna, Brescia e Napoli), quello partenopeo è lunico che fa registrare un netto risultato negativo sempre ripianato con i soldi della collettività. Già nel 2006, le municipalizzate del Comune di Napoli hanno cumulato ingenti perdite, quantificabili in 70 milioni di euro (pari al 12 per cento del fatturato), laddove gli altro comuni fanno, invece, registrare utili considerevoli. Basti pensare sottolinea il consigliere Moretto che il primato spetta alla città di Milano che incassa 340 milioni di euro, seguito da Brescia con 240 mln, Torino con 19 mln in più, Roma con 16 mln e Bologna solo con un attivo di 15,8 mln di euro. LAzienda Servizi Igiene Ambientale (ASIA) ha avuto nel 2006 la perdita maggiore pari a circa 30 mln di euro. Risultati negativi per CTP, ANM, Bagnolifutura, Napoli Servizi e Terme di Agnano. E pensare che vogliono fargli gestire anche il termovalorizzatore di Acerra. Dividendo il valore delle società controllate per il numero degli abitanti, la ricchezza pro-capite azionaria, in termini di proprietà delle municipalizzate ammonta a 15.000 euro per ogni cittadino bresciani contro appena 500 euro per ogni napoletano. Se bene amministrate fa notare Moretto le municipalizzate sono un buon affare, ma questo non lo è per le municipalizzate del comune di Napoli. Tutta colpa anche di un assessore alle Finanze che non riesce a guadagnare con le società controllate. Già nella seduta consiliare del 30 aprile 2007, relativa al Bilancio del 2007, lassessore assunse limpegno della riorganizzazione e della valorizzazione delle stesse, nonché far diminuire lenorme debito contratto anche in questultimo anno dalla municipalizzate. Ebbene, tutto ciò non si è verificato né si verificherà fintanto che il sindaco Iervolino non deciderà che fra gli assessori da mandare a casa ci debba essere anche lassessore Cardillo. I giochi di prestigio che nel corso degli anni sono stati fatti in materia di Bilancio, non terminati. Ci vuole un professionista di fama nazionale che non abbia paura di scelte impopolari. Forza caro Sindaco Iervolino, dia il buon esempio e faccia vedere che non alcun timore reverenziale a cambiare lassessore che sta portando il comune di Napoli sullorlo del baratro, anche se è Ella che dovrebbe avere il coraggio di dimettersi e far pronunciare i cittadini napoletani.