SAN FELICE A CANCELLO (Caserta). Il sindaco di San Felice a Cancello Pasquale De Lucia, presidente del Consiglio Provinciale di Caserta, interviene sulla triste vicenda che ha visto come protagonista un suo concittadino, il giovane imprenditore edile Giuseppe De Stefano (frazione Polvica), titolare di una impresa che opera nel settore dei Lavori pubblici in tutta Italia.
De Stefano, nel 2003, con la sua ditta De.Gi Marmi fu vincitore dellappalto pubblico per il rifacimento dei cippi nello storico cimitero del Vajont (monumento nazionale), unopera che fu puntualmente consegnata lanno successivo al Comune di Longarone in provincia di Belluno. A metà dicembre 2007, ben tre anni dopo, una giornalista milanese Lucia Vastano, che in passato ha scritto un libro sul dopo Vajont, intervenuta in un convegno della Cisl, ha posto il seguente interrogativo: Come è possibile che la gara per i lavori al cimitero delle vittime del Vajont di Fortogna sia stata vinta da unimpresa di San Felice a Cancello, una delle zone della Provincia di Caserta a più alta densità camorristica? Come è possibile che una ditta di Caserta, messa in piedi per loccasione, il cui titolare era un giovane di 23 anni, senza alcuna esperienza e lavoro alle spalle, sia stata capace di proporre un ribasso talmente forte da battere ogni altra impresa bellunese?. Per la cronaca limprenditore De Stefano opera nel settore sulle orme del padre, che svolge questo lavoro dal 1965, ed ha già provveduto a sporgere querela per diffamazione, riferendosi ad un articolo pubblicato in prima pagina sul Gazzettino di Belluno, il giorno successivo le dichiarazioni della giornalista Vastano, precisamente lo scorso 15 dicembre. De Stefano a sua volta ha anche incassato la solidarietà del Comune di Longarone. E stata offesa la dignità non solo dei residenti di San Felice a Cancello ma di tutta