SANTANTIMO (Napoli). Mons. Domenico Meles, Una Bella storia è il titolo del libro che in elegante veste tipografica, Antonio Cesaro ha licenziato alle stampe per i Tipi Cav. Mattia Cirillo Frattamaggiore nel marzo 2008.
Inserito nella Atellana, la Collana di Studi e Ricerche del Comune di SantAntimo, il volume, aperto da una nota di S.E. Mario Milano, Vescovo di Aversa, è presentato dal Professor Leopoldo Santagata, il quale sottolinea laspetto più significativo della personalità del Can. Meles: Luomo e il sacerdote meraviglioso che egli era.
Cesaro, con uno stile semplice e chiaro, a tratti dotto ed elegante, organizza il testo suddividendolo in dieci capitoli che, intervallati da foto e citazioni, percorrono un po tutta lesistenza del prelato santantimese. Infatti, passando in rassegna lorigine e la formazione, lordinazione sacerdotale e linsegnamento, sia nel Seminario di Aversa che in quello di Salerno, intrattiene il lettore sulle opere e sulle iniziative, sullattività di docente e sulle caratteristiche del suo ministero sacerdotale, fino allesito finale, caduto alla veneranda età di novantacinque anni.
Quindi è davvero una bella storia, quella che ci racconta Cesaro, perché Mons. Meles sotto il profilo religioso e culturale, rappresenta una figura luminosa della chiesa locale, essendosi segnalato in settantatré anni di sacerdozio e in quarantasette di insegnamento, come un esempio di coerenza e un maestro di vita, il quale ha dato a tutti coloro che lhanno frequentato e conosciuto una visione della vita meravigliosa.
Pertanto, questa biografia è un vero compendio spirituale delleredità di Mons. Meles, il quale ha formato intere generazioni di sacerdoti ed è stato un costante punto di riferimento, quale maestro di vita cristiana e quasi un apostolo, perché è riuscito a comprendere e realizzare lalto mandato affidatogli da Dio.
E Cesaro, che per lunghi venticinque anni lha seguito passo dopo passo, contandone i palpiti, ci ha consegnato la figura di Un Meles vero e autentico, frenetico nella sua attività, che si è disimpegnato nellAzione Cattolica e nella Fuci, nelle Quarantore e nella Predicazione, nellinsegnamento e nella stesura di libri di letteratura latina e greca, nelle celebrazioni ecclesiastiche e nelle opere di carità.
Dalle pagine risalta una figura di alto profilo culturale e religioso le cui caratteristiche sono: carità e umiltà, integrità e preparazione, animazione e meticolosità, puntualità e rigore. Si tratta di valori ai quali bisogna ispirarsi per contribuire alla edificazione del bene comune, sia che li si verifichi in campo sociale che in ambito religioso, perché sono stati espressi nella coerenza tra ideali e vita e, perciò, sono un modello da imitare per tutti.
di Giuseppe Diana