ACERRA (Napoli). Nei giorni scorsi uninterrogazione consiliare di An a firma del consigliere Ottavio Maione era stata presentata al Comune di Acerra per fare luce sul sito istituzionale dellente (www.comune.acerra.na.it).
Secondo il centrodestra il sito, oltre ad essere costato troppo rispetto al precedente, ospitava ormai da tempo comunicati che, dietro il paravento istituzionale, nascondono la propaganda politica di elementi della maggioranza. Inoltre, le accuse si concentravano sulle lacune ancora numerose del portale, oltre che sulla mancanza di trasparenza, visto che del Consiglio Comunale si pubblicano solo i giorni e gli orari delle sedute e non le trascrizioni delle stesse che di solito sono quasi immediatamente disponibili in formato elettronico.
Non è tardata ad arrivare la risposta scritta del sindaco Espedito Marletta che difende la validità di un progetto ancora in fase dattuazione, accusa la passata amministrazione di inadempienze in materia di informatizzazione e ricorda che lUfficio Stampa del Comune è a disposizione dei consiglieri sia di minoranza che di maggioranza per qualsiasi comunicato istituzionale. Alleanza Nazionale non ci sta e presenta le proprie contro deduzioni.
Notevole la gaffe in cui cade il Sindaco, forse mal consigliato dallassessore al ramo, quando parla di Vecchio Ufficio Ced – rilancia Gerardo Bigliardo, leader di An, riferendosi al centro elaborazione dati dellente comunale – come se questo fosse stato dismesso, mentre una recente sentenza del Tar della Campania ne conferma lattualità, nonostante il maldestro tentativo dellamministrazione di smantellarlo per fini ancora poco chiari, ma puntualmente bocciati dalla magistratura amministrativa. Le questioni politiche richiedono risposte politiche – incalza Bigliardo – non una difesa da comare di portone che connota il livello privo di spessore di un esponente dellamministrazione che, per nascondere gli abusi che compie da assessore, butta fumo negli occhi dellopinione pubblica, dellopposizione e, soprattutto, della stessa maggioranza. Si riconosca, una volta e per sempre, che i servizi pubblici, a prescindere dallente erogatore dei fondi, sono in ogni caso pagati dal contribuente e per questo motivo devono essere gestiti nellinteresse dei cittadini, non per favorire lamministratore di turno.
Le controdeduzioni del partito di Fini, puntualmente protocollate al Comune, si concludono con la richiesta di dimissioni dellassessore Andrea Piatto, che detiene la delega allinformatizzazione e alla comunicazione, per incapacità e inadempienze.