CASTELVOLTURNO (Caserta). I militari del nucleo mobile della Tenenza della Guardia di Finanza di Mondragone hanno scoperto una fabbrica in cui illecitamente venivano riprodotte borse, borselli e scarpe, riportanti alcune delle più note griffes internazionali.
I Finanzieri avevano da tempo rivolto lattenzione nei confronti di soggetti che gravitano intorno al mondo della contraffazione e della commercializzazione di capi di abbigliamento ed accessori.Attraverso pedinamenti ed appostamenti, erano giunti a stabilire con certezza lubicazione dellopificio del falso, sito in una villetta a Castel Volturno. Al momento dellintervento i militari si sono trovati di fronte un laboratorio in piena produzione, gestito a livello familiare, dotato di macchine utensili in grado di riprodurre fedelmente alcuni dei prodotti di due marche famosissime, Gucci e Louis Vuitton.
Allatto dellintervento alcuni dei soggetti siti allinterno del laboratorio, approfittando della presenza di un cane da guardia ben addestrato contro gli estranei, hanno tentato di disfarsi di gran parte della merce, cercando di nasconderla sui tetti dello stabile, ma la mossa repentina dei malviventi non è sfuggita ai Finanzieri. La perquisizione dei locali a disposizione della fabbrica clandestina, ha messo in luce lorganizzazione della stessa: si trattava di un vero laboratorio, a conduzione familiare, con più di 500 borse contraffatte già pronte per essere smerciate e altre in lavorazione. Si tratta di manufatti che costituiscono lesatta riproduzione delle corrispondenti borse originali, il cui valore, in alcuni casi, supera gli 850 euro. Numerosi anche i gli accessori rinvenuti, oltre 400, riportanti i loghi contraffatti.
Il responsabile, C.N., 66 anni, di Castel Volturno, è stato denunciato a piede libero, allAutorità Giudiziaria competente per il reato di contraffazione ed uso di segni distintivi di prodotti industriali, nonché per ricettazione, non avendo lo stesso provato lorigine della merce rinvenuta.
Tutto il materiale scoperto è stato sottoposto a sequestro. Lo stesso, immesso sul mercato avrebbe fruttato un guadagno di diverse migliaia di euro. Gli inquirenti ora stanno cercando di risalire al committente della merce contraffatta, nonché ai fornitori dei materiali, al fine di ricostruire lintera filiera produttiva; non si esclude, infatti, che i proventi illeciti derivanti da tale attività vadano a foraggiare le casse di grosse consorterie criminali che, allo stato, hanno rivolto i loro interessi economici anche al mercato parallelo della contraffazione, arrecando danni inestimabili al circuito legale delleconomia.
Loperazione si inserisce nel quadro delle attività di contrasto in materia di contraffazione di marchi, svolte quotidianamente dalla Guardia di Finanza nella Provincia di Caserta al fine di contrastare quelle attività illecite che penalizzano le produzione legali già in preda ad una forte crisi economica. Il fenomeno della contraffazione, in spregio alle norme che regolano la concorrenza del mercato, rappresenta ormai unannosa problematica che determina, soprattutto nel periodo estivo, il proliferare dei venditori ambulanti nei mercati rionali ma soprattutto lungo le spiagge del litorale domitio.