NAPOLI. Gli agenti della Squadra Mobile di Caserta, diretta dal vicequestore Rodolfo Ruperti, e del posto fisso operativo di Casapesenna, diretto dal vicequestore Mario Vola, hanno arrestato il latitante ivoriano Traore Issa.
Il 39enne era ricercato in tutta Italia e lUnione Europea perché ritenuto elemento di spicco dei unorganizzazione di narcotrafficanti. Lextracomunitario è stato catturato a Napoli, nellaffollatissima via Palermo, nel cuore di un quartiere ad altissima presenza di stranieri. Issa, dopo lunghi appostamenti e pedinamenti, è stato intercettato allinterno di un phone center e bloccato nel momento n cui si apprestava a fare una telefonata internazionale.
Livoriano è destinatario, da quattro anni, di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dai giudici delle indagini preliminari dei tribunali di Napoli e Perugia, nellambito di indagini iniziate nel 2002. Il 9 luglio di quellanno la polizia di Casapesenna laveva già tratto in arresto. Petit Issa, così veniva chiamato allinterno dellorganizzazione criminale, veniva trovato in possesso di corrispondenza proveniente dal carcere di Santa Maria Capua Vetere, scritta in lingua francese, che intratteneva con un connazionale, e in cui si parlava di grosse partite di eroina e cocaina che dovevano essere trattate in quantitativi non superiori ai due chilogrammi per eludere i controlli della polizia agli aeroporti. Nelle missive si parlava anche degli ingenti proventi dellattività illecita e di come dovevano essere gestiti. Le rotte, attraverso le quali facevano entrare i grossi quantitativi di stupefacenti dai paesi produttori, passavano per il Brasile, la Francia e lOlanda, per poi approdare negli aeroporti italiani. Unorganizzazione di trafficanti stroncata dagli arresti di quel periodo ma che Issa stava riorganizzando dalla latitanza. Oltre agli arresti che gravavano sulla sua persona era anche ricercato dal commissariato di Polizia di Giugliano per un residuo di pena da scontare a causa di unevasione. Il narcotrafficante, che in passato era anche stato espulso dal territorio nazionale dal questore di Foggia, era però riuscito a far perdere le proprie tracce.
Al momento dellarresto è stato trovato sprovvisto di valido documento di riconoscimento e di titolo di soggiorno sul territorio nazionale, inoltre ha riferito false generalità, dicendo di essere cittadino belga. Già in passato era stato trovato con documenti falsi e negli archivi della polizia era stato identificato con ben cinque alias.Ora le indagini continuano per ricostruire i suoi movimenti e le sue frequentazioni di questi ultimi quattro anni.