MONDRAGONE (Caserta). Erano tornatiin provincia di Caserta,i due fratelli Salvatore e Giovanni Vertone, originari di Mondragone, accusati dellomicidio di Andrea Tartari, il bolognese di 35 anni ucciso a coltellate domenica sera a Porto Corsini (Ravenna) durante un diverbio per futili motivi.
I carabinieri della compagnia di Mondragone li hanno fermati a Carinola, a corta distanza dalla città situtata sul litorale domizio.
Tartari si era recato a Porto Corsininel week-end, con la fidanzata Katia ed un cugino della ragazza, per far visita ai suoceri. Dopo aver fatto una passeggiata sul lungomare, i tre erano rientrati e stavano per rimettersi in macchina e ritornare a casa quando Tartari notava alcune persone sedute sul cofano dellAudi TT, di proprietà della sua fidanzata, e chiedeva loro di spostarsi per permettergli di entrare nellabitacolo. Da qui nascevauna discussione via via sempre più accesa fino a quando spuntava un coltello che colpiva il 35enne al torace e alla pancia. Anche il cugino che era con la coppia veniva colpito ma in modo lieve. Immediati i soccorsi per il gommista bolognese ma la corsa verso lospedale di Ravenna risultava inutile. Andrea, infatti,moriva durante il tragitto sullambulanza del 118. Gli esecutori dellomicidio si dileguavano subito dopo laccaduto, facendo perdere le proprie tracce.
Ma i Carabinieri sospettavano subito dei due fratelli Salvatore e Giovanni Vertone, 41 e 38 anni, camionisti, che risiedevano a Porto Corsini, in via Giralda, dove siera consumato il delitto e dove a pochi passi cè la villetta dei suoceri di Tartari. Immediatamente siaprivala caccia all’uomo in tutto il Paese. La Procura della Repubblica emetteva, nei loro confronti, un provvedimento di fermo per omicidio volontario. I Carabinieri avevano diffusofoto segnaletiche e le descrizioni dei due sospettati affinché qualcuno li potesse riconoscere e segnalare alle forze dellordine.
Salvatore Vertone è alto un metro e 78, capelli castani, occhi verdi e indossa occhiali da vista a forma quadrata; Giovanni, invece, ha gli occhi verdi, i capelli rasati e un’avanzata calvizie.
Intanto, gli inquirenti stanno indagando per capire se, come affermato da alcuni testimoni, oltre ai fratelli Vertone ci fosse anche una terza persona con loro. Per tale motivo sono stati interrogati due giovani, appartenenti alla stessa famiglia dei ricercati, chehanno passato diverse ore in caserma ma sono stati rilasciati.
Il sindaco di Porto Corsini Fabrizio Matteucci, amareggiato per laccaduto, aveva dichiarato: Sgomento della comunità ravennate per il barbaro omicidio. Le prime notizie fanno pensare ad un gesto di criminalità insensata. Penso alla giovane vittima e ai suoi cari: in questi casi, a Ravenna, anche le pietre devono parlare, per consentire la rapida cattura di chi si è macchiato di un delitto così feroce e la conseguente pena, severa e giusta.