Violenze ultras napoletani, Coisp: “Il calcio è malato”

di Redazione

CoispNAPOLI. “Il calcio è malato – ha commentato oggi Franco Maccari, Segretario Generale del COISP – questa giornata di inizio di inizio campionato lo dimostra. Il calcio è come un ascesso: è necessario assumere tutta la scatola di antibiotici per farlo passare, senza pensare che alle prime pasticche l’infezione possa andarsene.

L’infezione cova, poi riappare. Quindi, come per una malattia infettiva, è necessario rinvenire drastici rimedi, medicine come l’inasprimento e la certezza della pena. Cose dette e ripetute dal Coisp da anni. L’arresto ma l’immediata liberazione di 5 ultras napoletani non sono i sistemi migliori per far guarire le frange violente e terroristiche del tifo, vere e proprie bande armate e coordinate. Se non vengono tradotti in prigione, lasciati in cella per un pezzo, trattati giuridicamente come meritano, la “cura” non sarà mai d’esempio a nessuno.”
“Come sempre – ha proseguito Maccari – sono le Forze dell’Ordine a dover sopportare il peso della violenza, ma anche delle scelte politiche. Oltretutto rischiando di perdere soldi dallo stipendio grazie alla legge Brunetta “antifannulloni”. Vedremo se i 10 colleghi feriti verranno considerati fannulloni o se preferiranno tornare al lavoro benchè sofferenti, pur di non perdere porzioni del già magro stipendio. Inoltre, sulla malattia calcio, basta pensare ai 10000 poliziotti impiegati, Operatori messi a balia degli scalmanati del fenomeno violento “calcio” e distolti da indagini e dal controllo del territorio. In questa situazione, potremmo anche essere d’accordo nell’impiego dell’esercito, molto più utile che far bella e pubblicitaria mostra di stellette nelle piazze delle città. Ma, ripeto, ogni dispiegamento risulta inutile, se poi il legislatore e la magistratura non applicano la linea dura verso questi facinorosi.”

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