Castellammare, polemica su telecamere spente durante l’agguato

di Redazione

Antonio SicignanoCASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli). “Se corrispondono al vero le notizie relative al fatto che le telecamere anti-crimine del Comunale erano spente, al momento in cui è avvenuta l’ultima sparatoria in territorio stabiese, siamo pronti a chiedere le dimissioni dell’assessore competente alla legalità”.

E’ quanto sostiene Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania e presidente del Circolo di Castellammare di Stabia, in relazione all’agguato ai danni un giovane pregiudicato stabiese (Umberto Rotondale, 29 anni originario del centro antico, che è stato gambizzato da alcuni sicari), avvenuto in piazza Fontana sotto gli occhi terrorizzati di centinaia di persone e proprio in prossimità delle telecamere per la sicurezza installate di recente dall’Amministrazione Comunale. “Tale circostanza – spiega Sicignano – rappresenta un fatto molto grave, in quanto, è di tutta evidenza che, a tal punto, le politiche di contrasto alla delinquenza promosse da questa Amministrazione Comunale sono un vero e proprio fallimento. I cittadini – aggiunge – sono stanchi e sfiduciati da questo Governo cittadino, perché vengono a scoprire che il progetto di videosorveglianza, tanto decantato dal Sindaco nella lotta di contrasto alla criminalità, non avrebbe funzionato nella prima occasione seria in cui avrebbe dovuto dimostrare la propria efficacia. Al Sindaco – conclude – consigliamo di fare, da oggi in poi, meno conferenze stampa e più fatti concreti”.

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