NAPOLI. Lassessore regionale Corrado Gabriele convoca unassise della scuola per fermare la violenza sul litorale domizio e invita il Presidente della Repubblica Napolitano a visitare le Scuole Aperte.
La prossima settimana convocherò unassise di tutti i dirigenti, i docenti, i Sindaci e gli amministratori dei Comuni interessati a rafforzare la qualità dellofferta educativa e formativa sul territorio con progetti concreti per la scuola pubblica e per costruire assieme nuovi percorsi di cultura della non violenza e di legalità a partire da chi lavora già da molto tempo, spesso in isolamento, per i diritti degli immigrati, il contrasto allo sfruttamento della prostituzione come il Centro Fernandes, lAssociazione intitolata a Jerry Essan Masslo e la Casa dei Missionari Comboniani di Padre Giorgio Poletti che nel mese di luglio scorso è stato riconosciuto dalla regione come centro provinciale anticamorra. afferma lassessore regionale – Abbiamo finanziato numerosi progetti di Scuole Aperte al territorio nei comuni di Casal di Principe, Castelvolturno, Mondragone, S. Marcellino, San Cipriano, Villa di Briano, Aversa ed altri comuni dellagro aversano con un coinvolgimento di almeno 20 scuole, nel tentativo di accerchiare i clan con le energie che i giovani ed i territori possono mettere in campo con il sostegno delle istituzioni.
Dal 1 ottobre inizieranno tutte le attività programmate e per i tantissimi cittadini onesti del casertano – continua Gabriele – immigrati e non, sarebbe un bel segnale se il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano volesse visitarle nei prossimi mesi. Occorre rimettere al centro il tema della convivenza civile e della integrazione sociale degli immigrati in particolare nellarea del litorale domizio, a partire dal ruolo fondamentale della scuola come soggetto educativo. Credo sia fondamentale estendere al litorale le iniziative avviate a Casal di Principe in occasione della inaugurazione dellanno scolastico alla presenza delle massime cariche dello Stato e di Roberto Saviano cui hanno fatto seguito progetti concreti per il rilancio delle scuola e dellassociazionismo che sono da tutti riconosciuti come buona prassi. Per riscattare quel territorio dallo strapotere dei clan casalesi e dare alle popolazioni residenti un chiaro segnale di presenza conclude Gabriele – lo Stato deve, da un lato combattere a viso aperto la camorra, la violenza e lillegalità diffusa ma, deve anche essere costante nelle iniziative di promozione dal basso della cultura dellintegrazione e della legalità.