NAPOLI. Cinque poliziotti feriti in un lancio di petardi ieri sera, in occasione della manifestazione Jatevenne day organizzata dai comitati del quartiere napoletano di Chiaiano e del comune di Marano contro la discarica, a cui hanno partecipato 4mila persone.
Alcunimanifestanti volevano entrare nel sito della cava del Poligonoper visionare lo stato dei lavori ma le forze dell’ordine, in tenuta antisommossa, glielo hanno impedito. Dopo una trattativa fallita, quando si stava cercando di far entrare 10 persone e non 50 come richiesto dai manifestanti, alcune persone con il volto coperto da bandane e caschi da moto hanno iniziato a spintonare e lanciare sassi e petarsi. A quel punto le forze dell’ordine hanno caricato. La situazione è poi tornata alla normalità.
Intanto, sono state già annunciate delle manifestazioni per la prossima settimana, quando il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sarà a Napoli per verificare i progressi compiuti nel fronteggiare l’emergenza rifiuti. La discarica di Chiaiano, già teatro di proteste nei mesi scorsi, fa parte dei 10 siti individuati dal governo.
I manifestanti ieri, in via Cupa dei Cani, strada di accesso alla discarica, si sono schierati dietro striscioni con slogan sul tema dei rifiuti. Nel primo pomeriggio sono state fermate tre persone per accertamenti mentre si recavano alla manifestazione. Il corteo si è bloccato davanti alle forze dellordine schierate a difesa della cava e chiedono che al sito possano accedere alcuni rappresentanti.
Il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, ha sfilato con una croce di legno con un drappo nero a cui è legata la fascia tricolore, così il primo cittadino manifesta il lutto della sua comunità per lapertura della discarica a Chiaiano. Nei giorni scorsi Perrotta aveva ufficializzato ladesione dellAmministrazione comunale alla manifestazione di oggi contro la volontà di realizzare una discarica nella cava del Poligono. In una lettera aperta ai cittadini di Marano, aveva ribadito il perché bisognava opporsi a questa che ormai una certezza. Abbiamo scelto di schierarci, senza reticenze, in maniera civile e rispettosa dei ruoli istituzionali, ma altrettanto determinata perché non possiamo ignorare il grave impatto ambientale e urbanistico – scrive Perrotta – che questa scelta sbagliata rischia di produrre.
Perrotta ha poi richiamato il parere dei tecnici di parte che, in questi mesi, hanno effettuato rilievi ambientali nella cava. Le risultanze del loro lavoro amplificano i nostri timori: dalla franosità delle pareti al suolo inquinato, dai concreti rischi di inquinamento delle falde acquifere allimpatto insostenibile del trasporto rifiuti sul nostro sistema di traffico veicolare, aggiunge il sindaco.
Il primo cittadino ha ribadito come in nessuna località europea esiste una discarica esattamente al centro di unarea così densamente urbanizzata come questa, per di più prossima a importanti presidi ospedalieri. Perrotta ha anche ricordato ai cittadini come la realizzazione della discarica, il suo potenziale impatto sullambiente e sulla funzionalità delle linee di comunicazione urbane, si rivelerà un grave disincentivo allo sviluppo economico del territorio, alla capacità di attrarre investimenti e progetti che rispondano alla domanda di lavoro e di crescita della nostra città. Un disastro che non potrebbe essere ripagato da nessuna compensazione – conclude Perrotta – infatti lamministrazione ha rifiutato formalmente ogni forma di risarcimento ribadendo il secco no alla discarica in tutte le sedi istituzionali.
Intanto, uninterrogazione parlamentare sui costi da dovere affrontare per lallestimento e la gestione della discarica di Chiaiano è stata annunciata dal deputato dellIdv, Franco Barbato, anchegli presente alla manifestazione. LItalia dei valori chiede trasparenza e pieno rispetto della legalità e dellambiente – ha detto Barbato – diciamo sì solo alle discariche controllate, a quelle che non danneggiano lambiente e la salute dei cittadini. Non vogliamo che Chiaiano diventi il buco nero dellimmondizia tossica e del tal quale di tutta la Campania, avvelenata da 14 anni di malgoverno.
Per Barbato i costi per la messa in sicurezza e la gestione della discarica di Chiaiano sono elevatissimi, ben oltre il doppio dellinvio dei treni in Germania per ciascuna tonnellata. Il parlamentare del partito di Di Pietro ha concluso: Su Chiaiano stiamo violando le direttive europee e sperperando i soldi pubblici. I militari dovrebbero essere inviati a combattere i clan e non impiegati per impedire laccesso ai Comitati dei cittadini e ai rappresentanti istituzionali ai cantieri della discarica per controllare cosa sta accadendo lì dentro.