SOMMA VESUVIANA. Schiacciato da un nastro trasportatore. Così è morto Francesco Nocerino, operaio di ventitre anni residente a Somma Vesuviana.
Il suo nome si aggiunge alla lunga lista delle morti bianche, mentre quelli di un 37enne e di un 70enne del luogo, titolari della ditta per cui il giovane lavorava, ritenuti responsabili dellincidente, in quella delle persone denunciate per omicidio colposo. Lepisodio è accaduto nella giornata di ieri a Somma Vesuviana, nella ditta dove lavorava il giovane, che si occupa di movimento della terra, con sede in via Marigliano. Il 23enne stava lavorando al trasporto di materiali inerti allinterno dellazienda quando è rimasto impigliato al nastro trasportatore dal quale è stato poi schiacciato. Uno spettacolo raccapricciante quello a cui hanno assistito inermi i suoi colleghi di lavoro, che non hanno potuto far altro che chiamare i soccorsi. Nocerino era ancora vivo quando è stato estratto da sotto al nastro trasportatore ma la morte lo ha raggiunto mentre era nellautoambulanza. La corsa dei soccorritori è stata inutile. Allarrivo allospedale Cavaliere Apicella di Pollena Trocchia era già morto. Il magistrato ha disposto lautopsia sul corpo della vittima, che è stato trasportato per questo al Policlinico di Napoli. I carabinieri, coadiuvati dal personale dellispettorato del lavoro, hanno avviato i controlli nellazienda. Dai primi rilievi pare sia emerso che il nastro trasportatore mancava di sistemi di protezione e sicurezza.
Intanto, stamani, presso lospedale di Vallo della Lucania, è stata effettuata lautopsia sul cadavere di Domenico Montanile di Avella nel nolano, loperaio di 43 anni deceduto domenica scorsa, dopo 22 giorni di agonia: era caduto da unimpalcatura.