CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli). Una lettera indirizzata al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Italiana, Ammiraglio di Squadra Paolo La Rosa, …
… al fine di ottenere il suo appoggio nellambizioso progetto di trasformare lex Cacciatorpediniere Ardito in una nave museo per rilanciare il turismo stabiese. Lidea è partita da Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania, ed ha già ricevuto numerose adesioni, soprattutto, da parte degli ex arditi. Ovvero quegli ammiragli, ufficiali, sottufficiali e semplici marinai, che, in passato, hanno solcato i mari europei a bordo della nave Ardito e che ora si sono costituiti in vari comitati per evitare che detta nave venga rottamata nel dimenticatoio delle istituzioni. «La scelta di interpellare direttamente il Capo di Stato Maggiore della Marina spiega Sicignano è dovuta al fatto che lAmmiraglio Paolo La Rosa è stato, dal 1972 al 1974, comandante proprio della nave Ardito. Quindi, nessuno meglio di lui ne conosce il prestigio ed il valore, e nessuno meglio di questultimo può favorire il vero recupero della nave Ardito. Si tratta aggiunge Sicignano – di recuperare il cacciatorpediniere Ardito e di trasformarlo in una nave museo sulla storia della Marina Militare Italiana, sulle ricchezze del mare e della cantieristica navale stabiese». Intanto, il progetto spopola anche su facebook, dove in poco più di qualche settimana ha già raccolto centinaia di adesioni. «Io sono un ex marinaio dell’Ardito spiega Raffaello – e la notizia della sua rottamazione mi lascia triste e sconcertato, con lei sono stato in Libano dal 1983 al 1984 per la missione di pace Italcon». Ed ancora «sono stato sulla Ardito dal dicembre 1981 al Luglio del 1984 spiega Nello ed, essendo membro del Comitato Amici di Nave Ardito, sarei felicissimo di avere a Castellammare di Stabia la nave più bella della marina militare italiana. Auguriamoci che questo miracolo si possa avverare e non resti solo un sogno».