NAPOLI. Si trovava a Santo Domingo sotto falso nome il boss Ciro Mazzarella, 38 anni, figlio di Gennaro e nipote dellomonimo capo del clan camorristico di Napoli, arrestato ieri sera dagli uomini della Guardia di Finanza.
Era inserito nellelenco dei trenta latitanti più pericolosi dItalia. La polizia dominicana, grazie alle indagini eseguite dai finanzieri di Napoli e coordinate dal pm della Direzione investigativa antimafia napoletana, Sergio Amato, hanno individuato e arrestato Mazzarella in un lussuoso centro residenziale tra le strade di José Contreras Wenceslao de la Vega e Elvira de Mendoza. Al momento dellarresto aveva un passaporto falso a nome di Mauritius Perusina.
Mazzarella eralatitante dal 25 novembre 2006 quando fu destinatario di un decreto di fermo, insieme al fratello Francesco e ad altri 17 indagati. Un’operazione che azzerò la struttura di vertice del clan e che, nel febbraio 2007, colpì direttamente il padre, Gennaro. L’uomo, infatti, è attualmente imputato, insieme al padre e al fratello (già detenuto in regime di 41 bis), come esponente di vertice dell’omonimo sodalizio criminale. Suo zio, 68 anni, soprannominato O Scellone, fu arrestato nellaprile del 2008 a Napoli.
Secondo gli inquirenti,proprio a causa della detenzione di entrambi i suoi congiunti, reggeva attualmente le redini del clan tenendosi costantemente informato degli attuali equilibri criminali e impartendo, anche dall’estero, le direttive necessarie per guidare l’organizzazione, soprattutto per quanto riguarda la gestione del traffico di droga. Sarà estradato in Italia nel pomeriggio di oggi.