Elezioni, Di Santo chiude con un comizio in piazza

di Redazione

Eugenio Di SantoSANT’ARPINO. Si è conclusa con un comizio tenuto in Piazza Umberto I la campagna elettorale di “Alleanza Democratica”. A rivolgersi agli elettori, prima del consueto sabato di silenzio, sono stati i candidati consiglieri Alberto Plazza, Carlo Boerio, Giuseppe Lettera e Domenico D’Antonio.

A tirare le conclusioni e a lanciare l’ultimo appello ai santarpinesi è stato, ovviamente, il candidato a sindaco Eugenio Di Santo. “Mancano poche ore all’apertura dei seggi elettorali – ha esordito Di Santo – e stasera si conclude questa campagna elettorale che mi ha visto essere in mezzo a voi ad ascoltare le vostre esigenze, i vostri bisogni e le vostre idee per il futuro del nostro amato paese. Prima di ogni altra cosa voglio ringraziare tutti i cittadini di Sant’Arpino per l’accoglienza che mi hanno riservato e la cortesia con la quale mi hanno accolto nelle loro case e nei propri rioni. Quando, stimolato dal sostegno di tanti amici e sostenitori, ho deciso di iniziare questa avventura sapevo di godere della stima di tanti miei compaesani ma mai avrei pensato di ricevere un trattamento del genere.

Devo dire che l’affetto con il quale mi avete circondato in questi giorni se da un lato mi conforta, dall’altro mi fa sentire ancor di più in obbligo verso tutti voi, in quanto consapevole della fiducia che riponete nel sottoscritto e in tutta Alleanza Democratica per Sant’Arpino. In questi giorni ho avuto conferma di quello che purtroppo già pensavo da tempo. Da anni voi cittadini, a causa di un’amministrazione comunale arrogante e distante, vi sentite ospiti, quasi stranieri, nel vostro paese. È palese, chiara ed indiscutibile la distanza che in negli ultimi cinque anni c’è stata fra gli amministratori e voi tutti che mai e poi mai avete trovato in quelli che avrebbero dovuto essere i vostri rappresentanti degli interlocutori in grado di darvi delle risposte, di risolvere i vostri problemi o che quantomeno fossero disposti ad ascoltarvi. Una distanza che si è allargata nel corso degli anni e che è stata scientificamente voluta da chi, a cominciare dal sindaco che sta per fare le valigie, attraverso il comune, ha fatto solamente i propri interessi e quelli dei suoi amici e non quelli della collettività. Risultato di questa gestione del potere è stato che mentre Savoia e i suoi soldatini, pensavano solo ad accumulare poltrone, incarichi, consulenze e via dicendo, Sant’Arpino era abbandonata al proprio destino, lasciata letteralmente allo sbando. Oggi siamo alla resa dei conti, alla fine di un percorso.

Ebbene vi chiedo e chiedo anche ai miei avversari ma vi ricordate cosa era Sant’Arpino fino al 2003? Vi ricordate la vitalità culturale, le manifestazioni, lo stato delle strade, i servizi che erano offerti alla popolazione, la partecipazione della gente e tante altre cose? Beh basterebbero questi elementi per definire negativo, o meglio ancora disastroso, il bilancio della giunta Savoia. Un bilancio che segna una sola voce positiva quella personale di Savoia, di suo fratello, di Maisto, di Di Monte e così via. In questi giorni non hanno risposto a nessuna delle nostre domande poste sui fatti. Come accaduto per tutti e cinque gli anni si sono limitati agli insulti, alle offese e come sempre alle querele. Una minestra riscaldata che conoscono tutti e di cui tutti già conoscono anche il risultato finale: anche questa volta Savoia perderà le cause iniziate e i giudici daranno ragione a noi. Il mio avversario e i suoi servi hanno tentano fino all’ultimo di ingannarvi nella vana speranza di recuperare qualche voto. Questa campagna elettorale che termina stasera è stata ricca di scorrettezze, falsità, gioco sporco come mai era accaduto in precedenza. Mai avrei pensato che il mio avversario arrivasse a tutto ciò. In queste settimane abbiamo assistito ad una serie di schifezze una dietro l’altra, alle quali abbiamo risposto solo con la forza delle nostre idee, con il nostro programma di rilancio di Sant’Arpino, con le nostre facce e le nostre mani pulite, con la forza che ci dava l’incontro e il sostegno che ci avete dato voi tutti che chiedete una sola cosa: FARE L’ESATTO CONTRARIO DI QUELLO CHE HA FATTO SAVOIA!!!

Avevamo iniziato questa campagna elettorale tendendo la mano ai nostri avversari, raccogliendo il messaggio di Padre Jonas ad abbassare i toni. Per questo, come ricorderete, il sottoscritto non querelò Savoia nonostante questo lo avesse definito un evasore fiscale. Purtroppo i nostri avversari hanno avuto il coraggio di prendere in giro anche Padre Jonas buttando il tutto in rissa e ricorrendo sistematicamente all’insulto, all’offesa e alla minaccia per cercare di raccattare qualche voto qua e là. Anche questa volta hanno dimostrato di non aver alcun valore morale, ma di avere quale unica ragione di vita la tutela dei propri interessi. E ben sapendo che una volta perso il Comune perderanno la possibilità di fare affari su affari le hanno tentate tutte pur di rimanere in sella.

Cari concittadini la risposta più bella però gliela avete data voi in questi giorni sbattendogli le porte in facce e cacciandoli dalle vostre case. Ora non resta che scrivere la parola fine su questo brutto incubo targato Savoia. Domenica e lunedì tutti noi santarpinesi manderemo il foglio di via a Savoia e la sua banda ed insieme apriremo una nuova magnifica pagina della storia della nostra Sant’Arpino”.

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